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Ces dix indices qui déclenchent les contrôles fiscaux
DÉCRYPTAGE - Les agents des impôts ne baissent pas la garde : faire rentrer de l'argent dans les caisses de l'État est plus que jamais une priorité. Des experts nous dévoilent les points scrutés à la loupe par les limiers de Bercy.
Le Figaro | | Fuente originalA la COP26, des pays fixent pour la première fois la fin de leur production de pétrole et de gaz
La coalition « Beyond Oil and Gas Alliance » (BOGA), lancée par le Costa Rica et le Danemark, regroupe aussi la France, le Groenland, l’Irlande, le Pays de Galles, le Québec et la Suède.
Le Monde | | Fuente originalLes Européens s’alarment de la crise migratoire organisée par la Biélorussie
Les initiatives diplomatiques se multiplient, notamment en direction de Moscou, pour éviter une escalade à la frontière avec la Pologne.
Le Monde | | Fuente originalSuperbonus 110%, bonus facciate, sconto in fattura, cessione credito: ecco le 7 nuove regole da conoscere
Con il varo del disegno di legge di Bilancio e con il decreto sui controlli delle spese fiscalmente detraibili cambia il quadro dei bonus edilizi. Ecco cosa sapere
Corriere della Sera | | Fuente originalIl test dello Ieo che prova l’efficacia dei vaccini Covid
Il monitoraggio su duemila pazienti dell’Istituto europeo di Oncologia. Il tasso d’infezione è passato dal 17,8% all’1,5%
Corriere della Sera | | Fuente originalUe, la Commissione migliora le stime di crescita per l'Italia: +6,2% nel 2021, +4,3% nel 2022
Le previsioni economiche di autunno: inflazione Ue al 2,4% quest'anno. Bruxelles: "Rischi economici nei Paesi a basse vaccinazioni"
La Repubblica | | Fuente originalRoma, la vergogna della riserva naturale della Marcigliana: dal drone il parco appare una discarica
Malagrotta? No. Marcigliana. Unite dalla devastazione. Benvenuti dunque nell’attuale Riserva Protetta della Marcigliana, a Roma, tra Monterotondo e la zona della Bufalotta, teoricamente un polmone verde che respirando sfiora la città. Sfiorava. Respirava. Benvenuti nella mondezza diventata ebrezza, perché sempre di odori parliamo, anche se esasperati. Quello spazio si è trasformato in un’area completamente diversa, pervasa dai ricordi di tante vite, come è sempre una discarica: i pezzi pazzi, lo smembramento lercio e inguardabile di ciò che è stato e che non è più, ma che non si riesce a far scomparire, a smaltire. In fondo è questo la nuova Marcigliana, il parco diventato (s)porco: una latrina a cielo aperto, messa a disposizione di chiunque abbia il coraggio di avvicinarsi, di accostare, di vivere a più stretto contatto questo plateale malessere urbano, queste migliaia di vite appena vissute e adesso raggruppate così, senza criterio, sotto forma di memorie fetide, nel serpentone di rifiuti. In fondo ogni angolo dello schifo che vediamo, e che l’occhio indiscreto della macchina fotografica di Angelo Franceschi ha documentato, rappresenta un’esperienza vissuta, non importa se di corsa, bene o male, per sbaglio o di riflesso. L’immondizia è la testimonianza di una trascorsa umanità, di antiche proprietà, di materiali che un tempo (ne siamo certi) saranno stati utili, a volte persino indispensabili. Una testimonianza nella quale tuttavia non vorremmo mai inciampare. Ciò che leggiamo con la Marcigliana è il diario puzzolente del passato di gente che magari per la prima volta si trova a condividere qualche metro quadrato, attraverso bottiglie di plastica, stracci assortiti, pezzi di cappotto, ombrelli sfasciati e ogni altro scampolo del loro mondo, il mondo di ieri. Il tavolino basso rivoltato, le taniche che un tempo contenevano liquidi infiammabili, il classico cassettone preso a randellate da un ex padrone fumantino, durante una lite familiare sfuggita di mano, l’immancabile divano, per di più intatto, come se chi l’avesse lasciato lì fosse stato mosso da un odio improvviso e non da una necessità, semplicemente perché era vecchio e sfondato, cioè inutile: tutti protagonisti di alto livello di questo spettacolo rovesciato delle mille vite demolite, perdute, abbandonate, cominciate chissà dove ma di sicuro finite qui, nella riserva deflorata. La vista col drone di Franceschi, che vola sulla strada, infestata ai lati, fa pensare ad altro: i resti, i detriti, la spazzatura, fiancheggiando l’asfalto, sembrano gli spettatori di una corsa ciclistica, in attesa del passaggio dei campioni. Solo che non passa nessuno. E gli spettatori sono una vera “monnezza”.di Enrico Sistivideo di Francesco Franceschi
La Repubblica | | Fuente originalMás leídas hoy
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