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Guerra in Israele, le news del 16 aprile. L’Iran minaccia l’uso di un’arma “mai usata prima”. L’Onu: “Sono 10mila le donne uccise a Gaza dall’inizio della guerra, 19 mila gli orfani”

“Due droni armati dal Libano esplosi in Israele”. Fonti Usa: “Probabile un attacco fuori dall’Iran”. Katz chiede sanzioni: "Fermare l’Iran prima che sia tardi"
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato la comunità internazionale a "rimanere unita" di fronte all'"aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo", dopo l'attacco con missili e droni lanciato dall'Iran contro Israele. "La comunità internazionale deve rimanere unita per resistere a questa aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo", ha scritto il primo ministro in un messaggio trasmesso su X. Ha accolto con favore "il sostegno degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Francia e altri paesi per contrastare l'attacco iraniano"

Punti chiave

Erdogan: “Tensioni in Medio Oriente per colpa di Netanyahu”

"Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la leadership di Israele sono gli unici responsabili della recente escalation delle tensioni in Medio Oriente e dell'attacco lanciato dall'Iran". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando ai giornalisti. "Israele cerca di diffondere il conflitto nella regione attraverso provocazioni", ha proseguito Erdogan contestando ai Paesi occidentali la mancata condanna degli atti provocatori israeliani che minacciano la stabilità regionale.

Gallant: “I cieli del Medio Oriente sono aperti ai nostri jet”

"Gli iraniani hanno fallito nel loro attacco e non riusciranno a scoraggiare Israele. I cieli del Medio Oriente sono aperti agli aerei dell'aeronautica militare: qualsiasi nemico che combatterà contro di noi sarà sconfitto". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dopo una riunione di valutazione della situazione in un comando militare al nord.

Gantz: “Risponderemo all’Iran in coordinamento con gli Usa”

Israele risponderà all'attacco dell'Iran "nel momento e nel luogo" che riterrà opportuni, collaborando con gli Stati Uniti "per costruire un'alleanza globale e regionale contro Teheran". Lo ha ribadito oggi il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz, durante una conferenza organizzata dal quotidiano Israel Hayom. "L'Iran è un problema globale e regionale, e anche una minaccia per Israele. - ha affermato Gantz - Per questo il mondo dovrebbe agire militarmente contro Teheran e imporre sanzioni per fermare la sua aggressione".

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L’Onu: “10mila donne uccise a Gaza in sei mesi di guerra”

"A sei mesi dall'inizio della guerra, 10mila donne palestinesi a Gaza sono state uccise, tra cui circa seimila madri, lasciando 19mila bambini orfani". E' quanto si legge in un rapporto delle Nazioni Unite, aggiungendo che più di un milione di donne e ragazze palestinesi nella Striscia di Gaza stanno soffrendo una "fame catastrofica", con quasi nessun accesso al cibo, all'acqua potabile, a servizi igienici funzionanti o all'acqua corrente. "Le donne sopravvissute ai bombardamenti soffrono quotidianamente la fame, le malattie e hanno una paura costante. La guerra a Gaza è senza dubbio una guerra contro le donne, che stanno pagando un prezzo alto per una guerra che non hanno provocato", ha affermato Susanne Mikhail, direttrice regionale di Un Women durante una conferenza stampa a Ginevra.

L’Idf annuncia l’uccisione di un comandante di Hezbollah

L'Idf ha annunciato di aver "colpito ed eliminato Ismail Yusaf Baz, comandante degli Hezbollah nell'area di Ain Ebel in Libano". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Baz "serviva come ufficiale superiore e veterano in molte posizioni dell'ala militare di Hezbollah ed attualmente era Comandante di Brigata". Tra le sue attività "quella della promozione e della programmazione dei lanci dei razzi e dei missili anti tank dall'area costiera del Libano". Inoltre - secondo la stessa fonte - ha "organizzato e programmato diversi attacchi terroristici contro Israele".

Restano gravi le condizioni della bambina ferita nel raid dell’Iran

Restano ancora gravi e a rischio di vita le condizioni di Amina al-Hasoni, la bambina di 7 anni ferita dalle schegge di un drone abbattuto sul Negev durante l'attacco iraniano di sabato scorso. Lo hanno fatto sapere fonti mediche dell'ospedale Soroka di Beer Sheva dove la bambina, di origine beduina, è ricoverata. Le schegge sono ricadute sul tetto della casa dove si trovava in quel momento la bambina ferendola in modo gravissimo alla testa.

Raisi a Putin: “Risponderemo a Israele in modo più feroce”

Nella sua conversazione telefonica con il leader del Cremlino, Vladimir Putin, il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha ribadito che il suo Paese "risponderà fermamente e in modo più feroce, esteso e doloroso di prima a qualsiasi azione contro gli interessi nazionali". E' quanto si legge nella nota diffusa da Teheran sui contenuti del colloquio tra i due leader e diffusa dall'agenzia Irna.

Hagari: “L'Iran non uscirà indenne dal suo attacco”

L'Iran non la passerà liscia per l'attacco di sabato scorso a Israele. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Non possiamo restare fermi - ha aggiunto citato dai media - davanti a questo tipo di aggressione, l'Iran non ne uscirà impunemente". "Risponderemo - ha detto - al tempo e al posto giusto e nel modo che sceglieremo"

(afp)

Raid di Israele nel Sud del Libano uccide esponente Hezbollah

Un raid aereo israeliano compiuto nel Sud del Libano ha ucciso oggi un esponente militare di Hezbollah, identificato come Abu Jaafar Baaz. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui l'attacco ha preso di mira l'autovettura su cui Baaz viaggiava nei pressi di Tiro, nella località di Ayn Baal

Raisi a Putin: “Iran non vuole l’escalation con Israele”

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha assicurato l'omologo russo, Vladimir Putin, che gli attacchi di Teheran contro Israele sono stati limitati e che la Repubblica islamica non è interessata a una escalation. Secondo la nota diffusa dal Cremlino dopo il colloquio, "Raisi ha sottolineato che le azioni dell'Iran sono state obbligate e di natura limitata, e allo stesso tempo ha sottolineato che Teheran non è interessata a un'ulteriore escalation della tensione"

Hezbollah rivendica il lancio di due droni armati in Alta Galilea

Hezbollah ha rivendicato poco fa il lancio di due droni armati contro obiettivi militari israeliani in Alta Galilea

Putin a Iran, un’escalation sarebbe una "catastrofe"

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso in una telefonata con il presidente iraniano Raisi "la speranza che Iran e Israele esercitino la moderazione per evitare una nuova escalation". Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass. Raisi, secondo il Cremlino, ha assicurato a Putin che Teheran non è interessata ad un'ulteriore escalation. "Vladimir Putin ha espresso la speranza che tutte le parti mostrino ragionevole moderazione e impediscano un nuovo round di scontro, carico di conseguenze catastrofiche per l'intera regione", si legge nella nota del Cremlino diffusa dopo il colloquio. "A questo proposito, sono stati confermati gli approcci di principio di Russia e Iran a favore di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, che allevi la difficile situazione umanitaria e crei le condizioni per una soluzione politica e diplomatica della crisi", fa sapere la presidenza russa

Onu: “A Damasco Israele ha violato il diritto internazionale”

Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite che lavorano con l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha affermato che l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco dell'1 aprile ha violato il diritto internazionale. In un rapporto pubblicato dall'Ocha, riferisce il Guardian, si afferma che "a tutti i Paesi è vietato privare arbitrariamente le persone del loro diritto alla vita nelle operazioni militari all'estero, anche nella lotta al terrorismo". Secondo gli esperti dell'Ocha, Israele non ha presentato alcuna prova che l'Iran stesse commettendo direttamente un "attacco armato" contro Israele o inviando gruppi armati non statali per attaccarlo. Inoltre, Israele non ha fornito alcuna giustificazione legale per l'attacco né lo ha segnalato al Consiglio di Sicurezza, come richiesto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Pertanto, hanno affermato, "l'attacco di Israele ha di conseguenza violato il divieto sull'uso della forza armata contro un altro Stato ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 4, della Carta

“Due droni armati dal Libano esplosi in Israele”

Due droni armati sono arrivati dal Libano all'interno del territorio israeliano e sono esplosi nell'area di Beit Hillel. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media, ci sono tre feriti lievi

Iran: “Se Israele attacca pronti a usare arma mai utilizzata”

"I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima": lo ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento Abolfazl Amouei. "Abbiamo piani per tutti gli scenari e agiremo con coraggio. Il nostro messaggio è la pace e allo stesso tempo la preparazione militare dell'Iran", ha aggiunto, citato dall'Irna

Giordania: “Netanyahu non alimenti l'escalation per togliere attenzione da Gaza”

"L'Iran ha risposto all' attacco all'ambasciata a Damasco. Adesso Netanyahu non alimenti l'escalation rispondendo, e non usi questa situazione per deviare la prospettiva da quello che sta succedendo nella Strisca di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, parlando a Berlino in conferenza stampa con Annalena Baerbock. Safedi ha anche sostenuto che "ci sono molti elementi estremisti nel governo di Netanyahu che devono essere fermati"

(afp)

Giordania: “Non accetteremo di diventare terreno di guerra”

"L'escalation in corso è molto pericolosa per tutti noi" e "noi non accetteremo che si renda la Giordania un ulteriore terreno di guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi oggi a Berlino. "Noi siamo per la pace e l'escalation attuale è molto pericolosa per tutti noi", ha aggiunto sottolineando di mandare "un messaggio molto chiaro sia all'Iran che a Israele"

L’Iran avverte: “Se Israele attacca risponderemo in modo più severo”

Il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, il comandante Hossein Salami, ha affermato che Israele deve riconsiderare i suoi calcoli e, se risponde, è certo che la risposta dell'Iran sarà molto più severa. “Basato sul recente test delle sue capacità”.

Il gabinetto di guerra di Israele si riunirà oggi per discutere dell'Iran

Il gabinetto di guerra di Israele si riunirà martedì per discutere la risposta all'attacco dell'Iran nel fine settimana, ha dichiarato un funzionario israeliano. Non è stata fissata l'ora della riunione, ha precisato. Sarà la terza volta che il gabinetto si riunisce dopo che l'Iran ha lanciato più di 300 missili e droni contro Israele sabato sera

Media: “Yellen sta preparando nuove sanzioni contro l'Iran”

Il segretario al Tesoro Janet Yellen sta preparando nuove sanzioni contro l'Iran, assicurando che gli Stati Uniti "non esiteranno" a infliggere sanzioni economiche in risposta all'attacco senza precedenti della Repubblica Islamica contro Israele. Lo riporta Axios

(reuters)

Il Wsj: “Sauditi ed emirati non hanno accettato di lasciare usare il loro spazio aereo per la risposta di Israele”

Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno collaborato ampiamente con Washington, trasmettendo informazioni di intelligence vitali per contrastare il massiccio attacco iraniano, ma non hanno accettato di lasciar usare il loro spazio aereo a Israele e Stati Uniti. Lo ha riferito il Wall Street Journal, spiegando come i due Paesi del Golfo stiano cercando di mantenere un delicato equilibrio in un quadro regionale sempre più teso.

Il ministro Smotrich costretto a lasciare dopo contestazione a un evento pubblico

Il leader di estrema destra e ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha lasciato una conferenza dopo essere stato contestato. Non appena il leader di Sionismo Religioso è salito sul palco, i manifestanti hanno iniziato a gridare e ad attaccarlo per la sua condotta, prima e dopo il 7 ottobre. Smotrich ha risposto, facendo presente che non intende più litigare.
"Se c'è una piccola ed estrema minoranza che sta cercando di trascinare con la forza la società israeliana nell'odio e nella divisione - e qui potete vederlo con i vostri occhi - non ci sono acquirenti per i prodotti dell'odio che state cercando di vendere qui", ha aggiunto, prima di lasciare il palco e andarsene.

Tajani: “Pronti all’invio truppe se nascesse uno Stato Palestinese”

"Il nostro compito è scongiurare e tranquillizzare le nostre opinioni pubbliche: il governo italiano è fortemente impegnato per la pace, siamo amici di Israele ma vogliamo lavorare per la pace, compreso l'invio eventuale di truppe qualora si volesse creare uno Stato palestinese con forze di altri paesi". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un forum all'ANSA.

Austin parla con il ministro della Difesa Gallant

Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant hanno parlato della situazione della sicurezza in Medio Oriente nel corso di una telefonata. Lo ha reso noto in un comunicato il Dipartimento della Difesa americano. Austin e Gallant hanno discusso delle conseguenze dell'attacco iraniano di sabato contro Israele, che ha visto gli Stati Uniti, Israele e altre nazioni impegnarsi in un'operazione di difesa congiunta. Il ministro della Difesa americano ha ribadito il sostegno americano alla difesa di Israele e l'importanza strategica della stabilità regionale.

Aiea: “Preoccupazione per attacchi su siti nucleari”

Il direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha detto di essere "preoccupato" per la possibilità di un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani. Grossi ha affermato che l'Iran ha chiuso i suoi impianti nucleari domenica per "considerazioni di sicurezza" e che, sebbene siano stati riaperti lunedì, è stato deciso di tenere gli ispettori dell'Aiea lontani "finché non vedremo che la situazione è completamente calma". Alla domanda su un possibile attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani, Grossi ha risposto: "Siamo sempre preoccupati per questa possibilità" e ha esortato le parti a comportarsi con "estrema moderazione". Lo riporta il Guardian.

Crosetto: “Raid contro siti di arricchimento uranio? Lo escludo, sarebbe un punto di non ritorno”

"Quella sarebbe l'ipotesi estrema, il superamento di un confine da cui non penso ci sarebbe un punto di ritorno ma la escludo categoricamente. Non è interesse di nessuno, nemmeno di Israele, superare un punto che scatenerebbe una guerra globale". Lo afferma a SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo alla domanda su una possibile reazione di Israele contro l'Iran attaccando i siti di arricchimento dell'uranio.

Fonti Usa all’Nbc: “Israele colpirà fuori dall’Iran”

Quattro fonti americane hanno detto alla NBC che la risposta di Israele potrebbe avvenire al di fuori del territorio iraniano: "Stimiamo che la risposta israeliana prenderà di mira le forze iraniane e i rami delle Guardie rivoluzionarie - al di fuori dell'Iran"

Katz chiede sanzioni, "fermare Iran prima che sia tardi"

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha annunciato su X che sta "conducendo un'offensiva diplomatica contro l'Iran" ed è in contatto con i leader di tutto il mondo per chiedere sanzioni sul programma missilistico iraniano e dichiarare il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica un'organizzazione terroristica. "Stamattina ho spedito lettere a 32 Paesi e ho parlato con decine di ministri degli Esteri e figure di spicco di tutto il mondo chiedendo che vengano imposte sanzioni al progetto missilistico iraniano e che i Guardiani della Rivoluzione siano dichiarati un'organizzazione terroristica per frenare e indebolire l'Iran. L'Iran deve essere fermato adesso, prima che sia troppo tardi", ha sottolineato Katz nel messaggio.

Molinari: "L'Arabia Saudita ha ammesso di aver aiutato Israele a difendersi perché teme Teheran"

“L'attacco di Teheran è senza precedenti nella storia della guerra in Medio Oriente: i droni e i missili lanciati non hanno colpito i bersagli grazie allo scudo aereo di Tel Aviv e alla cooperazione con Usa e paesi sunniti della regione, a cominciare dall'Arabia Saudita. Che hanno collaborato con Israele perché hanno un nemico comune: la Repubblica islamica iraniana"

Maurizio Molinari: "L'Arabia Saudita ha ammesso di aver aiutato Israele a difendersi perché teme Teheran"

Il presidente iraniano Raisi promette una risposta “dolorosa” in caso di attacco agli interessi dell’Iran

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che il suo Paese risponderebbe in modo ampio e doloroso al minimo attacco agli interessi iraniani. In una telefonata con l'emiro del Qatar, Raisi ha aggiunto che "il sostegno che parte dell'Occidente dà a Israele costituisce motivo di tensione regionale"

(afp)

Media: “Hamas disposto a rilasciare 20 ostaggi per la tregua”

Hamas è ora disposto a rilasciare solo circa 20 ostaggi che rientrano nelle categorie di donne e uomini sopra i 50 anni, in cambio di un cessate il fuoco temporaneo di 6 settimane. È quanto ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel. La proposta è in contrasto con quella avanzata dai mediatori del Qatar, egiziani e americani, che avrebbe previsto la liberazione di 40 ostaggi. "Sinwar non vuole un accordo", ha aggiunto il funzionario israeliano riferendosi al leader di Hamas, "non gli importa se gli abitanti di Gaza continueranno a soffrire nonostante la straordinaria flessibilità israeliana riguardo a tutte le richieste della proposta americana"

Israele: “Nessun pericolo per Paesi arabi in risposta a Iran”

La risposta all'Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l'assicurazione - secondo la tv Kan - che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l'Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. La mossa di Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai 300 e passa droni e missili lanciati da Teheran.

Raid Idf a Rafah, uccisi tre palestinesi

L'Idf ha colpito un edificio nel quartiere di Tal as-Sultan, a ovest della città di Rafah. Lo riferiscono i media palestinesi, secondo cui nell'attacco sono stati uccisi tre palestinesi.

Manifestanti bloccano camion aiuti Gaza a valico Allenby

Nella notte manifestanti israeliani hanno impedito per ore il passaggio dei camion di aiuti provenienti dalla Giordania e diretti verso la Striscia di Gaza. Lo ha riferito il movimento Order 9, affermato che suoi attivisti hanno bloccato per sei ore il valico di Allenby, ora dichiarato area militare chiusa, prima che le forze di sicurezza riuscissero a respingerli e a far passare i camion intorno alle 4 del mattino.

Nbc: “Per Usa Israele non colpirà direttamente Iran”

Quattro funzionari statunitensi hanno dichiarato alla Nbc News che un'eventuale risposta israeliana all'attacco iraniano sarà di portata limitata e riguarderà probabilmente attacchi contro armamenti militari iraniani e agli alleati al di fuori dell'Iran. Poiché l'attacco iraniano non ha provocato morti o distruzioni diffuse, secondo i funzionari americani, Israele potrebbe rispondere con una delle sue opzioni meno aggressive: una di queste potrebbe includere attacchi all'interno della Siria. I funzionari non si aspettano che la risposta prenda di mira alti funzionari iraniani, ma che colpisca le spedizioni o le strutture di stoccaggio con parti di missili avanzati, armi o componenti che vengono inviati dall'Iran a Hezbollah.

Telefonata tra Wang Yi e la controparte Hossein Amir-Abdollahian

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto colloqui telefonici con la sua controparte iraniana Hossein Amir-Abdollahian, riferendo che Teheran ha ribadito di essere "disposta a dare prova di moderazione" dopo il primo attacco contro il territorio israeliano sferrato nel fine settimana.


Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua, il ministro iraniano ha informato Wang Yi sulla posizione del suo Paese sull'attacco del primo aprile all'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, su cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu "non ha dato la risposta necessaria a questo attacco" e che "l'Iran ha il diritto all'autodifesa in risposta alla violazione della sua sovranità".


Amir-Abdollahian ha assicurato l'Iran è "disposto a dar prova di moderazione" e non ha intenzione di aumentare ulteriormente le tensioni, notando che l'attuale situazione regionale è "molto delicata". Wang, da parte sua, ha replicato che la Cina "condanna con fermezza e si oppone all'attacco" all'edificio consolare che considera una "violazione grave e inaccettabile del diritto internazionale".

Austin a Gallant: interesse è stabilità regionale

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin afferma di aver parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant per discutere "delle conseguenze degli attacchi senza precedenti dell'Iran del 13 aprile che le forze statunitensi, israeliane e partner hanno contrastato in un'operazione difensiva combinata". Nella conversazione Austin ha "ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele" e "riaffermato l'interesse condiviso dei due paesi per la stabilità regionale", spiega lo stesso segretario alla Difesa americano in un post pubblicato oggi sul suo account X.

(reuters)

Iran rassicura Cina, non vogliamo ulteriore escalation

La Cina ritiene che l'Iran possa "gestire bene la situazione ed evitare ulteriori turbolenze nella regione" mediorientale salvaguardandone al tempo stesso la sovranità e la dignità. E' il messaggio che il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha trasmesso al suo omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian, secondo una nota diffusa dall'agenzia ufficiale Xinhua.
Amir-Abdollahian ha detto a Wang che l'Iran è consapevole delle tensioni regionali, è disposto a dar prova di moderazione e non ha intenzione di ulteriori escalation, riporta Xinhua.
Wang condanna l'attacco israeliano, ringraziando l'Iran per non aver preso di mira i Paesi vicini mentre bombardava Israele.


Wang ha anche detto al ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita Faisal bin Farhan Al Saud che la Cina è disposta a collaborare con Riad per evitare un'ulteriore escalation in Medio Oriente. Riad, da parte sua, "si aspetta fortemente" che la Cina svolga un ruolo attivo e importante in questo senso e che è disposta a rafforzare la comunicazione e il coordinamento con Pechino per promuovere un cessate il fuoco immediato e incondizionato a Gaza.

Pentagono, rinforzi Usa restano nella regione

Il Pentagono afferma che gli ulteriori squadroni di aerei da caccia americani trasferiti in Medio Oriente per proteggere Israele dall'attacco di domenica da parte dell'Iran rimangono nella regione. Lo riportano i media Usa, citando il portavoce della Difesa americana Pat Ryder. L'ufficiale ha spiegato che alle operazioni hanno partecipato anche i cacciatorpediniere Uss Carney e Uss Arleigh Burke, abbattendo missili dal mare.

'Giordania ha concesso spazio aereo a Israele in attacco Iran'

La Giordania ha consentito agli aerei da combattimento di Israele di entrare nel suo spazio aereo per abbattere missili e droni lanciati dall'Iran domenica, riferisce Nbc News citando un ufficiale dell'Aeronautica militare israeliana (Iaf). "Per affrontare qualcosa che viene da est, dobbiamo volare da qualche parte a est di Israele. Ed è stato fatto in coordinamento", ha detto la fonte dell'emittente Usa.

Iran: non allarghiamo la guerra, ma colpiremo chi ci attacca

Il portavoce delle forze armate Iraniane ha scritto sulla piattaforma di social media X (ex Twitter) che la repubblica islamica "non cerca di espandere la guerra, ma taglieremo ogni mano che attacca il nostro paese". Lo riporta il sito online del quotidiano israeliano Haaretz, secondo la traduzione del post originale in arabo. Secondo il post tradotto da Haaretz, "qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori sarà accolta con una risposta più forte di prima".

Aiea, l'Iran ha chiuso domenica gli impianti nucleari

Il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi ha detto, parlando ai giornalisti a margine di un'audizione all'Onu, che l'Iran ha chiuso i suoi impianti nucleari domenica per "motivi di sicurezza", li ha riaperti lunedì ma l'Aiea ha tenuto lontani i suoi ispettori dell'Aiea anche oggi "riprenderemo domani". Lo riporta Haaretz.
Interrogato sulla possibilità di un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani, Grossi ha detto: "Siamo sempre preoccupati per questa possibilità". E ha esortato a "estrema moderazione".

Idf Generale Herzi Halevi: “Iran dovrà affrontare conseguenze delle sue azioni”

Il capo di stato maggiore dell'IDF, tenente generale Herzi Halevi, rilascia una dichiarazione video in lingua inglese affermando che l'attacco iraniano a Israele ha "creato nuove opportunità di cooperazione in Medio Oriente" e che "l'Iran dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni".

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