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Crollo del ponte di Baltimora dopo l’urto di un cargo: “Un morto, almeno 6 dispersi e due persone recuperate”. Per le autorità è stato un incidente: “Lanciato un Sos prima dello schianto”

Confermata la presenza di un gruppo di operai al lavoro sul ponte al momento dell’impatto. Nel 2016 la nave già coinvolta in una collisione. Polizia: “Nessuna indicazione di atto terroristico". Tutti salvi i membri dell’equipaggio battente bandiera di Singapore

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A Baltimora, Maryland, una nave portacontainer, battente bandiera di Singapore, ha urtato il ponte Key Bridge facendolo crollare e facendo precipitare nelle acque del fiume Patapsco persone e autovetture. Al momento risulta una persona morta mentre i soccorritori continuano senza sosta le ricerche dei dispersi che, secondo il segretario ai Trasporti del Maryland, sarebbero almeno sei mentre due persone sarebbero state recuperate. Le autorità del Maryland hanno confermato la presenza di alcuni operai al lavoro sul ponte al momento dell’urto e hanno parlato di "un problema di alimentazione" che la nave avrebbe avuto prima dell’impatto tanto che aveva lanciato un “Sos” che potrebbe aver "salvato delle vite".

La dinamica

La polizia di Baltimora ha confermato che la struttura è crollata anche se al momento non è chiaro cosa abbia causato intorno all'1.30, ora locale, (le 6.30 italiane) l’urto della nave portacontainer Dali, 300 metri di lunghezza e battente bandiera di Singapore diretta a Colombo, nello Sri Lanka. Lo stesso cargo era già stato coinvolto in una collisione nel 2016 nel porto di Anversa.

Una prima ricostruzione la danno i media spiegando che la Dali aveva "perso propulsione" mentre lasciava il porto e aveva avvertito le autorità che stava perdendo il controllo. Il governatore del Maryland Wes Moore, durante una conferenza stampa, ha confermato che la nave aveva lanciato un “Sos”, grazie al “mayday” le autorità hanno subito bloccato il traffico sul Francis Scott Key Bridge evitando così che ci fossero auto sul ponte al momento dell'incidente.

AI comandi al momento dell’urto non ci sarebbe stato il suo equipaggio ma piloti locali dipendenti del porto, usati proprio per evitare incidenti come quello avvenuto oggi. "I piloti fanno entrare ed uscire le navi dal porto di Baltimora", ha affermato il segretario ai Trasporti del Maryland, Paul Wiedefeld, spiegando che i piloti del porto salgono a bordo delle navi in arrivo all'ingresso del canale, mentre per quelle che escono le portano in acque aperte. L'idea è che i piloti locali conoscono i pericoli di ogni porto, fiume o canale, ha aggiunto Wiedefeld.

"Rischio ipotermia per chi è caduto in acqua”

"Non c'è alcuna indicazione" che il crollo del ponte di Baltimora sia stato il frutto di un atto terroristico o che sia stato provocato di proposito: lo ha detto in una conferenza stampa il capo della polizia della città, Richard Worley.

Il portavoce dei vigili del fuoco di Baltimora, Kevin Cartwright, ha detto che è ancora presto per confermare il numero delle vittime, ma ha descritto il crollo del ponte Francis Scott-Key definendolo della categoria "evento di perdite di massa".

(afp)

Cartright ha affermato che in questo momento le sue forze si stanno concentrando a salvare chi si trova in acqua. L'acqua nel porto di Baltimora ha attualmente una temperatura di 9 gradi centigradi secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration. Il rischio per chi è caduto in acqua ed è sopravvissuto è l'ipotermia.

Tutti salvi a bordo del cargo

Secondo quanto inizialmente riportato dal New York Times, e poi confermato dal segretario ai trasporti del Maryland Paul Wiedefeld, le persone a bordo del cargo sono tutte salve.

I proprietari della Dali, una nave battente bandiera di Singapore, hanno confermato in un comunicato inviato via e-mail che l'imbarcazione si è scontrata con uno dei pilastri del Francis Scott Key Bridge intorno all'1:30 del mattino orientale.

Tutti i membri dell'equipaggio, compresi i due piloti a bordo, sono stati rintracciati e non ci sono stati feriti sulla nave, si legge nel comunicato. La causa della collisione non è ancora stata determinata e, secondo il comunicato, i proprietari e i responsabili della nave stanno collaborando con le autorità.

Il ponte costruito nel 1977

Aperto dal 1977 viene chiamato Francisc Scott Key Bridge come l'autore dell'inno nazionale americano. A quattro corsie, è lungo tre chilometri e la struttura, strategica per il porto di Baltimora e culmine della tangenziale Baltimore Beltway (la Interstate 695, I-695), è crollata nel fiume Patapsco.

(afp)

All'epoca dell'inaugurazione, il New York Times scrisse che "avrebbe fornito agli automobilisti in viaggio lungo la East Coast degli Usa "una alternativa attraente" rispetto al Baltimore Harbor Tunnel perennemente intasato dal traffico. La costruzione costò all'epoca 141 milioni di dollari, l'equivalente di 735 milioni di dollari di oggi.

Il porto di Baltimora tra i principali hub degli Usa

Il crollo del Francis Scott Key Bridge rischia di interrompere le operazioni in uno dei principali hub americani per auto, container e cargo internazionali. Lo scorso anno il porto è stato il numero uno negli Stati Uniti per il trasporto di auto e truck, in tutto 850mila veicoli, secondo quanto riporta la Cnn.

Al primo posto anche per il trasporto di macchinari agricoli e per le costruzioni, e per l'arrivo di zucchero e gesso importati. Il porto, sempre lo scorso anno, è risultato al secondo posto per l'esportazione di carbone. Lo scalo è il nono negli Stati Uniti per i cargo internazionali, con un totale di 52,3 milioni di tonnellate di merci, pari ad un valore di 80, 8 milioni di dollari nel 2023.

Nel porto c'è anche un terminal per le navi da crociera, operato da Royal Caribbean, Carnival e Norwegian, dal quale lo anno sono partiti oltre 444mila passeggeri. Secondo le cifre dello stato del Maryland, il porto garantisce 15.330 posti di lavoro diretti e oltre 139mila nell'indotto.

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