Rassemblement National in Francia, AfD in Germania, FdI in Italia: i dati, Paese per Paese, sulle Europee 2024 e l’avanzata delle destre ( senza maggioranza)

di Renato Benedetto

A 3 mesi dal voto europeo, ecco i dati Paese per Paese, del sondaggio Ipsos per Euronews, che il Corriere pubblica in esclusiva per l'Italia: in Francia il Rassemblement National è dato al 30,7%, in Germania AfD sale al 16%, ma tiene la grande coalizione (popolari, socialisti, liberali) che ha eletto von der Leyen cinque anni fa. Difficile ma non impossibile l’asse Ppe, conservatori e sovranisti

Rassemblement National in Francia, AfD in Germania, FdI in Italia: i dati, Paese per Paese, sulle Europee 2024 e l’avanzata delle destre ( senza maggioranza)

Cresce, sì, la destra radicale in Europa. Era già chiaro guardando i trailer delle recenti elezioni nazionali, dall’Olanda al Portogallo. E lo vedremo per intero alle Europee di giugno: per la prima volta la destra potrebbe conquistare più di un quinto dei seggi nel nuovo Parlamento europeo. Ma non sarà un’onda, non così forte, almeno, da stravolgere gli equilibri a Strasburgo: numeri alla mano, una grande coalizione con i popolari, i socialisti e i liberali, sul modello della «maggioranza Ursula», resta lo scenario più solido.

A dirlo è una ricerca di Ipsos per Euronews. Che dai sondaggi nei Paesi europei — frutto di quasi 26 mila interviste — fa una proiezione di come potrebbero essere assegnati i seggi e disegna possibili alleanze.

desc img

La nuova mappa

Si amplieranno entrambe le case che a Strasburgo ospitano la destra: quella dei Conservatori e riformisti, dove il primo partito sarà Fratelli d’Italia, e Identità e democrazia, a trazione lepenista, che ospita la Lega.

Nella mappa dell’Europa disegnata da Ipsos, in sei Paesi il primo partito appartiene a questi gruppi. Due per Ecr, e tra questi l’Italia, oltre alla Lettonia, con la sua Alleanza nazionale. Id invece è in testa in Francia (con il Rassemblement National di Jordan Bardella e Marine Le Pen), Olanda (Partito per la libertà di Wilders), Belgio (Vlaams Belang) e Austria (Fpö). Ma il blu Popolare resta il colore dominante (12 Paesi su 27, inclusi Germania, Spagna e Polonia). I Socialisti sono primi solo a Nord (Svezia, Danimarca, Lituania) e Malta.

desc img

desc img

I numeri

Il gruppo Id nelle proiezioni esce rafforzato: eleggerebbe 81 europarlamentari, oggi ne ha 59 (anche per la fuga di alcuni deputati, tra i quali leghisti e lepeniani, verso FdI e Reconquête). A un soffio dal podio (il terzo partito, i liberali di Renew Europe, è a 85, in caduta rispetto ai 102 attuali). E nel derby della destra sorpassa Ecr, il cui gruppo conta nelle proiezioni 76 europarlamentari (oggi ne ha 68). Si mantengono stabili Popolari (177 seggi) e Socialisti e democratici (136). Calano i Verdi (55), sale la sinistra (42).

Se in Italia il movimento più evidente è il travaso dalla Lega a FdI, «in molti Paesi — nota Euronews/Ipsos — la destra radicale cresce a scapito del Ppe». Solo in Polonia il trend è opposto. In Spagna crescono sia popolari sia Vox.

La crescita della destra è cominciata vent’anni fa, anche se ancora non si era sentita arrivare, e continua costante: dall’8,7% del 2004 all’11,8% del 2009, fino al 18% del 2019. Ora, insieme, Id ed Ecr sono stimati al 21,8%. Nello stesso periodo il Ppe passa dal 36,6% del 2004 al 24,6% stimato per giugno. S&d dal 27,3 al 18,9%.

desc img
I dati del sondaggio sull'Italia di Ipsos per Euronews, pubblicati in esclusiva per l'Italia

desc img

desc img

Le alleanze

E arriva la domanda chiave che si rivolge ai sondaggisti come si faceva con l’aruspice: chi vince? «Solo una coalizione tra popolari, socialdemocratici e liberali potrebbe avere una maggioranza stabile — è la risposta — sebbene maggioranze alternative ad hoc potrebbero essere trovate su singole misure legislative».

La coalizione «Ursula» avrebbe 398 seggi su 720, il 55,3%. Con i Verdi, si arriverebbe a 456 (62,9%). Una coalizione di centrodestra che tenga insieme Ppe, liberali e conservatori, estromettendo i socialisti, si ferma a 338: 23 voti sotto la maggioranza. Sotto soglia anche una coalizione più a destra, senza liberali e con Id: 334 seggi (46,4%).

I numeri, certo, possono restare solo sulla carta: fresco è il ricordo di cinque anni fa, quando un nutrito gruppo di franchi tiratori prese di mira Ursula von der Leyen, che passò al voto dell’Europarlamento solo di 9 voti e con il soccorso dei 5 Stelle. E c’è da considerare il gioco dei veti incrociati: quanti, nel Ppe, accetterebbero intese con i partiti di destra?

La stessa Meloni, che con l’attuale presidente della commissione Ue ha un rapporto consolidato che sembra prefigurare un dialogo anche dopo il voto, ha chiarito che a livello parlamentare una maggioranza che veda insieme FdI e socialisti è impossibile. «In ogni caso — conclude l’analisi — il Partito popolare europeo e Renew saranno sarà decisivi nel dar forma alle maggioranze nel prossimo parlamento». Ma c’è un fattore di incertezza, oltre al fatto che al voto mancano tre mesi. È il comportamento dei membri del gruppo dei «Non iscritti», il Misto del Parlamento europeo. Qui su 68 almeno 28 sono orientati a destra (una dozzina solo da Fidesz, il partito di Orban, ora nel Misto dopo l’espulsione dal Ppe). Se si aggiungessero a Ecr-Ppe-Id si arriva a 362 su 720: un voto, solo uno, solo sopra la soglia.

I temi

Anche se due terzi degli europei credono che il proprio paese benefici dall’appartenenza alla Ue, solo il 37% ha una buona opinione di quanto fatto dall’attuale Commissione. Le divisioni riguardano soprattutto il sostegno all’Ucraina e l’azione dei temi ambientali: uno dei simboli della parabola della commissione che ha approvato e poi parzialmente rinnegato il Green deal. Sull’immigrazione domina l’insoddisfazione. Ma è la corsa dei prezzi, prima di immigrazione e ambiente, il principale interesse degli elettori intervistati.

desc img

desc img

desc img

desc img

dvdsvdsbdfb

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img

desc img


Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

19 marzo 2024 (modifica il 21 marzo 2024 | 07:45)