Economia

Inps, assegno di inclusione sospeso senza il nuovo Isee

Inps, assegno di inclusione sospeso senza il nuovo Isee
(ansa)

La nota dell’istituto di previdenza sui pagamenti che scatteranno domani. Domani i primi versamenti per chi ha presentato la domanda a a febbraio. Il governo annuncia intervento sull’Isee nel calcolo per l’assegno unico

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Il pagamento dell'Assegno di inclusione di marzo sarà sospeso se non si presenta il nuovo Isee riferito al 2024. Lo chiarisce l'Inps con un messaggio nel quale ricorda che domani, 15 marzo verranno disposti i primi pagamenti per i nuclei familiari beneficiari dell'Adi che hanno presentato domanda entro il mese di febbraio 2024, con esito positivo dell'istruttoria e con Patto di attivazione digitale sottoscritto. I nuclei familiari che hanno già ricevuto i pagamenti nei mesi precedenti, qualora permangano i requisiti per il diritto all'assegno di inclusione, spiega, riceveranno il pagamento della mensilità spettante il giorno 27 del mese di marzo.

"A decorrere dai rinnovi del mese di marzo - sottolinea l'Inps - verrà inoltre verificata la presenza dell'Isee 2024.

Pertanto, fermo restando l'esito delle verifiche effettuate nei due mesi precedenti sulla base di un Isee vigente al 31 dicembre 2023, nel caso in cui non sia ancora disponibile la nuova attestazione Isee per il 2024, la prestazione verrà sospesa in attesa dell'attestazione Isee 2024".

Le modalità

L'Inps ricorda che, ai fini dell'erogazione dell'assegno di inclusione è sempre necessaria l'iscrizione alla piattaforma Siisl e la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, "in mancanza delle quali non potrà essere disposto il pagamento". Dal 18 marzo, sottolinea l'Inps nel messaggio, ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare che fruisce di Adi potrà utilizzare il modello Adi- Com Esteso, disponibile sul sito istituzionale, per le comunicazioni obbligatorie durante l'erogazione del beneficio che riguardano: l'avvio di attività lavorativa ; variazioni intervenute relative ad uno componente del nucleo che possono comportare modifiche nell'applicazione della scala di equivalenza o la perdita del diritto all'assegno; ulteriori variazioni delle dichiarazioni rese in domanda che comportano la perdita del requisito in relazione ai dati del patrimonio mobiliare/immobiliare, al possesso dei beni durevoli e alla residenza continuativa in Italia; la richiesta della individualizzazione della carta di inclusione, se non già fatta al momento della domanda.

In particolare, per le comunicazioni di avvio di attività lavorativa, sia dipendente che autonoma, è richiesta l'indicazione del reddito che si prevede di percepire nell'anno, per il lavoro dipendente o, nel caso di lavoro autonomo, del reddito percepito trimestralmente, al fine di verificare la permanenza del requisito dei limiti di reddito per il diritto all'assegno di inclusione o per la rideterminazione dell'importo spettante. Dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non è recepito nell'Isee per l'intera annualità, il reddito indicato concorre solo per la parte eccedente 3.000 euro annui lordi alla determinazione dell'importo dell'assegno.

Entro marzo verranno avviate, sia sulle nuove domande che su quelle già presentate, le verifiche sull'Isee per rilevare la presenza di un mutuo per la casa di abitazione principale, ai fini dell'abilitazione delle carte di inclusione all'effettuazione dei bonifici delle rate relative.

Assegno unico nel calcolo per l’Isee, il governo annuncia intervento

Intanto il governo si prepara a mettere una pezza al meccanismo che include l’assegno unico nel calcolo dell’Isee- "Il governo è consapevole che la normativa istitutiva dell'Assegno unico e universale, delineata dal governo Draghi, ha un impatto negativo rispetto al calcolo Isee che sta causando numerosi problemi alle famiglie, ai fini dell'accesso alle prestazioni sociali agevolate e per il calcolo delle stesse"m, ha affermato in una nota il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci. Il governo dovrebbe quindi intervenire per escludere dal calcolo dell'indicatore sulla situazione economica quanto percepito con l'Assegno unico.

"Abbiamo avviato, ha affermato, un tavolo tecnico interministeriale che coinvolge i ministeri del Lavoro, dell'Economia e i ministri per la Famiglia e per le Disabilità. Un approfondimento svolto in sinergia per individuare quelle aree di intervento critiche rispetto al calcolo dell'Isee e prospettare contestualmente le possibili soluzioni". "Il governo. ha proseguito, ha posto in cima alle priorità le politiche in favore delle famiglie e, come prima cosa, siamo intervenuti per mettere in sicurezza, rispetto alla criticità ereditata, l'erogazione dell'Assegno unico e universale per l'anno 2024; infatti l'Inps sottrarrà dal valore Isee quanto ricevuto per lo stesso assegno nel corso dell'anno 2022".

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