Boeing, i 97 problemi trovati dagli ispettori nel 737 Max (quello del portellone staccato)

In un caso i meccanici di Spirit AeroSystems hanno utilizzato una banale tessera magnetica, di quelle che servono come chiavi delle stanze degli hotel, «per verificare la guarnizione di un portellone» del Boeing 737 Max. In un altro caso hanno applicato il sapone liquido — sempre su una guarnizione del portellone — «come lubrificante nel processo di montaggio». La guarnizione «è stata poi pulita con un panno umido». In nessuna delle situazioni si è trattato di procedure consentite dai manuali. Anzi: le istruzioni «sono risultate vaghe».

Il documento

Dopo un mese e mezzo di ispezioni, centinaia di interviste, migliaia di domande ai dipendenti gli investigatori della Federal aviation administration (Faa) hanno trovato «decine di problemi» durante il processo di fabbricazione dei 737 Max, il più ordinato jet a corridoio singolo di Boeing al centro di diverse indagini dopo che un pannello si è staccato in volo da un velivolo di Alaska Airlines. Sono diverse, secondo la Faa, le istanze in cui Boeing e Spirit non hanno rispettato i requisiti di controllo di qualità.

Le ispezioni

Problemi di lavorazione non soltanto negli stabilimenti di Boeing, nei dintorni di Seattle, ma anche nelle strutture del principale fornitore delle fusoliere, Spirit AeroSystems a Wichita, nel Kansas, secondo una sintesi della Faa che il New York Times ha potuto visionare. L’ente federale dell’aviazione statunitense non conferma il contenuto e precisa che non verrà fornito alcun documento sui controlli perché le indagini sono ancora in corso. 

Le risultanze degli audit

Secondo il documento di sintesi la Faa ha condotto 89 audit sul processo di produzione negli stabilimenti Boeing: il costruttore ne ha superati 56 e falliti 33 identificando così 97 «istanze di presunta non conformità». L’ente investigativo ha effettuato altri 13 audit in Spirit AeroSystems: il fornitore ne ha passati 6, ma ne ha falliti 7. La Faa ha dato a Boeing 90 giorni per «sviluppare un piano per miglioramenti nel controllo di qualità».

Le tre indagini

«Boeing continua ad adottare i cambiamenti immediati e a sviluppare un piano d’azione completo per rafforzare la sicurezza e la qualità e aumentare la fiducia dei nostri clienti e dei loro passeggeri», spiega una portavoce del colosso americano dell’aerospazio. Al momento sono tre le indagini in corso sul pannello distaccato in volo: quella della Faa, quella del National transportation safety board (Ntsb) e quella, penale, del Dipartimento di Giustizia.

I documenti mancanti

Nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente del Boeing 737 Max 9 di Alaska Airlines, gli investigatori hanno scoperto che non è possibile trovare la documentazione relativa ai lavori sul pannello poi staccatosi in volo. «Abbiamo esaminato a fondo e non abbiamo trovato alcuna documentazione del genere», ha scritto il vicepresidente esecutivo di Boeing, Ziad Ojakli, in una lettera alla senatrice americana Maria Cantwell, secondo quanto riferito da Reuters. «L’ipotesi del costruttore è che «i documenti richiesti dai nostri processi non sono stati creati quando il pannello è stato aperto».

Meno voli del previsto

I problemi di Boeing hanno ripercussioni sui cieli americani ed europei. Le compagnie Usa hanno anticipato che i ritardi nelle consegne dei 737 Max fermeranno l’aumento dell’offerta di voli o, come ha detto la low cost Southwest Airlines, porterà al taglio di diverse frequenze. Anche Ryanair, principale vettore a basso costo nel nostro continente, ha anticipato nei giorni scorsi che la consegna di un minor numero di 737 Max 8200 (da 197 sedili) porterà la società irlandese a non crescere come previsto.

lberberi@corriere.it

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