31 gennaio 2024 - 06:52

Assistenza a 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, ecco come il governo Meloni smonta una buona legge

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

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Il 23 marzo 2023 3,8 milioni di anziani, che hanno problemi ad alzarsi dal letto da soli, lavarsi, mangiare o addirittura che hanno bisogno di aiuto h24 hanno applaudito, insieme con i loro familiari, alla riforma sull’assistenza ai non autosufficienti, approvata dal governo Meloni - su proposta del viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci (FdI) – dopo oltre 25 anni di attesa, e realizzata anche su pressione del Patto per la non autosufficienza che raggruppa 60 associazioni del Terzo settore. Il 25 gennaio 2024 il CdM ha presentato il decreto attuativo che serve per passare dalla teoria alla pratica della vita quotidiana. Facciamo allora un fact-checking per vedere cosa prevedeva la riforma, cosa davvero è stato portato a casa e cosa invece resta lettera morta. Scopriremo come è stata smontata una buona legge.
È una buona notizia vista l’odissea infernale che sono stati costretti a fare finora, come Dataroom ha denunciato più volte (qui e qui).
Il miliardo in più messo dal governo Meloni non tocca i bisogni di 1,5 milioni di anziani.
Conseguenza: con i 2,72 miliardi di euro del Pnrr verranno assistiti a casa 806.970 in più ma secondo le vecchie modalità. Questo rischia di ridurre anche la portata della nuova «Valutazione nazionale unica»: se lo sportello diventa unico ma bisogna richiedere tre prestazioni non coordinate tra loro il beneficio è minore.
La pandemia Covid, con l’ecatombe dentro le Rsa, dovrebbe avere dimostrato l’urgenza di intervenire.

La riforma avrebbe dovuto ridisegnare il Welfare per gli anziani dopo oltre 25 anni di attesa stabilendo nuove regole.

In assenza di fondi si sarebbe potuto costruire l’architrave e poi finanziare via via i vari pilastri. Invece si è preferito puntare su una misura-slogan senza cambiare il sistema.

Di fatto, poi, per i non autosufficienti non ci sono mai i fondi: i dati Eurostat ci dicono che in media in Italia spendiamo 270 euro l’anno per un non autosufficiente contro una media Ue di 584. Il decreto attuativo passerà all’esame delle commissioni per essere approvato definitivamente nei primi dieci giorni di marzo.
dataroom@corriere.it
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