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Banche, Meloni: «Extraprofitti? Non difendo rendite di posizione»

di Redazione Online

Banche, Meloni: «Extraprofitti? Non difendo rendite di posizione»

La premier Giorgia Meloni torna a difendere la tassa sugli extraprofitti delle banche, varata nel Consiglio dei ministri dello scorso 7 agosto e contestata da Forza Italia: «Io non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione». La presidente del Consiglio, in un’intervista al Sole 24 Ore, parla della misura che ha innescato un braccio di ferro con gli istituti di credito: «Non mettiamo in difficoltà alcuna banca, è solo un provvedimento che interviene, con garbo, in un momento di difficoltà per tante persone. Il profitto è chiaramente il motore di un’economia di mercato. Ma questo vale quando il profitto deriva dall’intraprendenza imprenditoriale. Cosa diversa è quando registriamo profitti frutto di rendite di posizione».

Banche, no a rendite di posizione

Nel caso delle banche, sottolinea, «gli extraprofitti sono il frutto della decisione della Bce di alzare il tasso di interesse. Gli istituti di credito hanno adeguato con grande tempestività gli interessi attivi, quelli relativi, ad esempio a un mutuo. Gli interessi passivi, invece, li hanno lasciati invariati. Tassare quel margine è una cosa di buon senso. Non c’entra con certi commenti che ho letto, ”volete tassare la ricchezza guadagnata”. Io non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione». Meloni ha aggiunto: «Non mettiamo in difficoltà nessuna banca, è solo un provvedimenti che interviene, con garbo, in un momento di difficoltà per tante persone». Sul piano politico, aggiunge poi la premier, «mi sono assunta la responsabilità della decisione», senza coinvolgere gli alleati di governo «perché quando si interviene su queste materie bisogna farlo e basta», dice riferendosi alle critiche di Forza Italia che punta ancora a modificare il provvedimento.

La manovra finanziaria

Per quanto riguarda la manovra finanziaria, «in Consiglio dei ministri - ha detto Meloni al Sole - non ho parlato di risparmi ma di miglior utilizzo delle risorse. E comunque è presto per anticipare le misure. Ne stiamo ancora discutendo col ministro dell’Economia e con i ministri. Tra gli obiettivi comunque c’è sicuramente quello del taglio del cuneo fiscale».

Patto di Stabilità

Per quanto riguarda la partita in Europa sul Patto di Stabilità, Meloni ha detto che bisogna parlare con tutti e non solo con Spagna e Francia con cui l’Italia ha molte convergenze. «Se l’Europa non fosse miope dovrebbe capire che non puoi chiedere ai vari Paesi di puntare sugli investimenti e poi non riconoscerne il valore. Dov’è la coerenza? Come si fa a non considerare nel Patto di stabilità gli investimenti per la transizione ecologica, nella difesa, nei progetti che ci siamo dati?». E’ un tema «su cui cerchiamo di costruire la più ampia convergenza possibile».

La Via della Seta

Il rapporto fra Italia e Cina non diventerà più complicato: le relazioni bilaterali sono antiche e ci sono reciproche convenienze non solo in ambito commerciale, ha affermato Giorgia Meloni nell’intervista. «Al di là dell’accordo sulla Via della Seta, su cui le scelte andranno meditate e discusse in Parlamento, non c’è una relazione diretta tra quella firma e le relazioni commerciali». La premier ha ricordato che l’Italia è«l’unico Paese del G7 ad aver aderito alla Via della Seta ma non è affatto il Paese del G7 o il Paese europeo col maggior interscambio con la Cina. «Il che dimostra come non ci sia un nesso tra le due cose». «Ne parleremo con serenità e amicizia col governo cinese - ha detto Meloni parlando del memorandum sulla Via della Seta -e sono convinta che i nostri rapporti continueranno ad essere solidi».

I rapporti nel centro-destra

«Il tema della privatizzazione dei porti non è all’ordine del giorno e non credo sia un tema da campagna elettorale», ha dichiarato la premier commentando la proposta del vicepremier Antonio Tajani. E sui rapporti nel centro-destra e con Forza Italia ha detto: «Naturale che in vista delle Europee si valorizzino le differenze. Ma sono ottimista. Nel centrodestra siamo sempre stati capaci di fare sintesi su tutto. Capiamo la responsabilità di un governo che può durare a lungo. Nessuno metterà a repentaglio tutto questo per un punto percentuale alle Europee. Sono convinta che lavorando bene tutti i partiti della maggioranza potranno crescere e io farò quello che posso perché si vada in questa direzione». E ancora: «Lavoro benissimo con Antonio Tajani, è molto capace e molto serio. Così come lavoro bene con Matteo Salvini. Gli alleati troveranno in me una persona sempre disposta ad ascoltare le loro richieste. Il centro destra è bello perchè è composito».

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