TRASPORTI

Voli cancellati e in ritardo: cos’è l’«effetto farfalla» che sta bloccando tutta Europa

di Leonard Berberi

Voli cancellati e in ritardo: cos'è l'«effetto farfalla» che sta bloccando tutta Europa

Il guasto informatico al sistema di gestione dei piani di volo dell’Autorità di controllo del traffico aereo britannico (Nats) non ha avuto ripercussioni soltanto sui voli da/per il Regno Unito (790 partenze annullate dal Paese in poche ore il 28 agosto secondo la piattaforma Cirium).

Ha mandato in tilt — come in un «effetto farfalla» — pure la programmazione delle compagnie che hanno dovuto cancellare collegamenti tra località a centinaia, migliaia di chilometri dagli scali di Sua Maestà — ad esempio quello tra Kos, in Grecia, e Milano Malpensa — perché nel frattempo gli aerei che avrebbero dovuto operarli erano rimasti «ostaggio» proprio in Inghilterra o Galles o Scozia o Irlanda del Nord.

L’utilizzo dei velivoli

La natura della rete di collegamenti dei vettori del continente — e non solo dalle nostre parti — spiega perché quello che succede in un Paese ha ricadute anche su altre aree.

Le compagnie low cost, e sempre più pure quelle «tradizionali», puntano sull’utilizzo intensivo dei velivoli: una delle regole economiche del trasporto via aria è che più un jet sta fermo più l’aviolinea perde soldi, più si muove più porta ricavi. Ed ecco allora che società come Ryanair o Wizz Air o easyJet fanno effettuare ai propri aerei anche 6-8 otto voli al giorno.

Le «rotazioni»

Ma questi voli hanno tempi di «sosta» molto brevi, di 40-60 minuti, e non sono mai tra due sole città. Lo stesso velivolo, soprattutto se di una low cost, copre tratte diverse partendo la mattina dalla sua base — dove staziona la notte —, gira un po’ ovunque (in Europa) e poi effettua l’ultimo viaggio della giornata con destinazione di nuovo la sua base. Prendiamo, per esempio, l’Airbus A319 di easyJet Oe-Lqg che staziona all’aeroporto di Milano Malpensa. Il 29 agosto è decollato dallo scalo in provincia di Varese alle 7.43 del mattino con destinazione Palma di Maiorca. Poi è tornato a Malpensa, quindi è andato a Londra Gatwick, è di nuovo rientrato a Malpensa per effettuare poi la Milano-Atene-Milano.

«Ostaggi» oltre la Manica

Il 28 agosto decine di aerei — basati nell’Europa continentale — sono rimasti bloccati negli scali britannici dopo l’inizio dei problemi informatici e questo, unito proprio alle soste brevissime, ha fatto saltare tutta la programmazione per il resto della giornata, lasciando a terra e spesso senza informazioni decine di migliaia di persone (tanti gli italiani) ferme nei terminal degli aeroporti del continente (e non solo).

Le compagnie — stando a quanto filtra — non hanno potuto nemmeno assegnare ai voli cancellati altri jet perché o non c’erano oppure erano intanto impegnati altrove.

Complice anche il maltempo in diverse parti dell’Europa, Italia del Nord compresa, è stato il caos. Proprio in un giorno di picco per il settore con migliaia di persone di rientro a casa e, nel Regno Unito, un lunedì pure festivo.

Le cause

I disagi per chi viaggia in aereo in Europa continueranno ancora per qualche giorno a causa del guasto tecnico oltre la Manica. Un guasto che — stando a quanto filtra dagli addetti ai lavori — sarebbe stato causato da un piano di volo depositato nel sistema digitale completamente sbagliato da parte di un vettore francese di cui non viene resa nota l’identità. Il sistema — Flight data processor — non ha identificato l’anomalia, ma «approvandola» ha finito per auto-bloccarsi.

lberberi@corriere.it

Iscriviti alle newsletter di L'Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo

One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)

E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18

ULTIME NOTIZIE DA L’ECONOMIA
>