Meloni sente Abascal, l’«amico» sconfitto. Lo stop di Vox in Spagna pesa sulle ambizioni europee

di Tommaso Labate

Un colpo all’ipotesi di asse Ppe-conservatori. Schlein e l’opposizione: fermata l’onda nera

 Meloni sente Abascal,  l’«amico» sconfitto. Lo stop di Vox in Spagna pesa sulle ambizioni europee

«Giorgia, la senti questa Vox?», ha scritto Matteo Renzi nella sua analisi del voto spagnolo. In senso letterale, la risposta è sì. Dopo la mezzanotte di ieri, Giorgia Meloni ha alzato il telefono e ha chiamato l’amico Santiago Abascal, il leader dell’ultradestra spagnola uscito meno che cardinale dalla tornata elettorale che avrebbe dovuto consacrarlo papa. La doccia gelata sulle ambizioni della destra di apporre il sigillo su un governo guidato da un esponente popolare è già agli atti in Spagna. Se doveva essere un test per riproporre lo schema a Bruxelles, ecco, il test è fallito miseramente.

Non parlano di questo Meloni e Abascal. Nella telefonata, che dura giusto pochi minuti anche perché il leader di Vox è stordito dal capovolgimento di fronte tra i primi exit poll e il risultato definitivo, la presidente del Consiglio italiana rassicura l’amico sul sostegno di FdI alla causa del leader di Vox, più che di Vox stessa. Non una chiacchierata sugli equilibri futuri, quindi; semmai, l’attestato di umana e politica vicinanza della leader di FdI a un amico che adesso rischia il posto dopo aver giocato praticamente la sua stessa partita, quasi negli stessi tempi (Abascal lasciò il Partito popolare per fondare Vox nel 2014, Meloni aveva fatto la stessa operazione due anni prima) ma con esiti opposti.

Il day after del voto spagnolo, in Italia, ricompatta per mezzo secondo il campo larghissimo di chi, tolta l’appartenenza all’opposizione, proprio non riesce a stare assieme. Per un giorno dicono praticamente tutti la stessa cosa, o quasi. Da Elly Schlein («L’onda nera si può fermare») a Matteo Renzi («Non sappiamo chi ha vinto ma sappiamo chi ha perso: Vox. Non si vincono le elezioni contro l’Europa»), da Carlo Calenda («Sono contento per la sconfitta di Vox») a Giuseppe Conte («Svelato il bluff di Vox»), da Nicola Fratoianni («Fermata l’onda nera degli amici della Meloni») a Pier Ferdinando Casini («Palazzo Chigi e il governo esaminino nettamente i risultati»). Al governo esulta giusto Forza Italia, con gli azzurri che rivendicano il successo dei cugini spagnoli con cui condividono l’area dell’emiciclo di Bruxelles. «Il Ppe che rappresenta il centro della politica anche in Spagna — scrive Antonio Tajani — è una buona notizia per l’Europa».

Restano Meloni e Salvini, che sulla strategia per l’immediato dopo-Europee si erano sfidati in punta di fioretto. Il secondo pretendendo una specie di firma anticipata sul patto per una coalizione allargata anche a Marine Le Pen, una sorta di tandem destra-centro trainato dalla prima; la prima insistendo sul disegno di un’alleanza che parta dall’accordo tra il Ppe e i conservatori, ben consapevole dell’impossibilità dei Popolari (a partire da Forza Italia) di arrivare a stringere la mano a Le Pen e ai tedeschi dell’Afd.

Nel circolo ristretto della premier si negano ripercussioni future del voto spagnolo. Uno dei colleghi di partito più ascoltati da Meloni dice che la «situazione è diversa dal caso italiano, perché popolari e Vox litigavano in campagna elettorale per arrivare uniti dopo al governo, e il giochino è fallito; mentre il centrodestra italiano affronterà la tornata delle Europee dovendo stare attento a non dare contraccolpi a un governo che c’è già». Ma la battuta d’arresto di un partito praticamente gemello è agli atti e non è da poco. Vale anche per Salvini, che a questo punto vede naufragare l’ipotesi del destra—centro immaginato a giugno. Anche se, tra i leghisti, c’è chi spera che da questa situazione di stallo, in Spagna, la destra possa uscire rafforzata. L’ha detto, neanche troppo tra le righe, l’euroscettico Claudio Borghi attaccando il profilo troppo centrista di Feijóo: «Tenere nota in ottica Europee. Facendo gli schizzinosi, non si va da nessuna parte».

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25 luglio 2023 (modifica il 25 luglio 2023 | 08:11)