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Le Borse di oggi, 15 giugno. I listini Ue chiudono deboli dopo Lagarde "falco". Ma scende lo spread

Christine Lagarde
Christine Lagarde (reuters)
Aumento dei tassi di 25 punti, come d'attese. Tagliate le stime sulla crescita, salgono quelle sull'inflazione. Ieri Washington si è presa una pausa, ma ha segnalato che tornerà a muoversi. Rallenta l'industria cinese, la Banca centrale taglia i tassi
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MILANO - Dopo la Fed, tocca alla Bce. Ieri sera la Banca centrale Usa ha annunciato l'attesa "pausa" nei rialzi dei tassi - dopo dieci strette di fila - ma ha anche fatto capire che in estate riprenderà a muoversi e c'è spazio per salire 50 punti entro la fine dell'anno. Non a caso, la curva dei tassi dei bond Usa ha accentuato la sua dinamica e di fatto il mercato scommette che la Fed non potrà evitare una recessione americana nel breve periodo. Oggi tocca invece all'Eurotower che come da attese denuncia una inflazione che scende sì ma resta "troppo alta e troppo a lungo", e quindi la porta ad alzare il costo del denaro di altri 25 punti base, portandosi col tasso sui depositi al 3,5% ai massimi dall'estate 2001. Le parole di Lagarde e Schnabel negli ultimi giorni avevano preparato il terreno per questa mossa. Confermato lo stop agli acquisti del programma da luglio.

I listini Ue chiudono deboli. Milano tiene, scende lo spread

Le Borse europee chiudono sottotono limitando i cali dopo che la Bce ha alzato ancora i tassi e ha deciso un nuovo rialzo per luglio. Parigi cede lo 0,51% con il Cac 40 a 7.290 punti. Francoforte perde lo 0,13% con il Dax a 16.290 punti. Controcorrente Londra che agguanta un +0,34% con il Ftse 100 a 7.628 punti.

Milano, arginando le perdite proprio sul finale, ha chiuso in calo dello 0,28%, con lo spread a 162,9 punti (da 165) e il rendimento dei btp a dieci anni al 4,12% (dal 4,09%).

A piazza affari Italgas ha reagito male alla presentazione del piano industriale al 2029, cedendo il 2,4%. Le banche hanno registrato un andamento contrastato, con Mps in progresso del 2,28%, Unicredit giù dell'1,4%. Intesa Sanpaolo ha registrato un +0,3% nel giorno della presentazione di Isybank, la nuova banca digitale del gruppo. Tim ha perso lo 0,12%, dopo la nomina a sorpresa del consigliere Alessandro Pansa, anzichè di Luciano Carta, come proposto dal primo socio, Vivendi.

Wall Street gira in rialzo dopo avvio debole

Wall Street vira in positivo, dopo un'apertura incerta, il giorno dopo la decisione della Fed di prendere una pausa nel ciclo dei rialzi dei tassi di interesse, mentre la Bce oggi ha scelto di andare avanti nella politica monetaria contro l'inflazione.  Dopo i prim scambi l'indice Dow Jones guadagna lo 0,60%, lo S6P lo 0,47% mentre il Nasdaq lo 0,39%. Oggi i macro dati Usa hanno mostrato un aumento a sorpresa delle vendite al dettaglio, il calo dei prezzi di import ed export ed un lieve rallentamento della produzione industriale.

Usa, richieste di sussidi disoccupazione stabili. Vendite al dettaglio in crescita

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa restano invariate, a 262mila, nella settimana che si è conclusa il 10 giugno, Il dato è identico a quello della precedente rilevazione, leggermente superiore rispetto alla previsione degli analisti di 250mila.

Aumentano invece le vendite al dettaglio dello 0,3% mensile a maggio rispetto al mese precedente quando avevano segnato una crescita dello 0,4%. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.

 

 

Le Borse europee confermano i cali dopo la Bce

Le Borse europee confermano il calo dopo che la Bce ha alzato ancora i tassi. Milano cede lo 0,53% con Il Ftse Mib a 27.674 punti. Francoforte lascia sul terreno lo 0,7% e Parigi lo 0,82%. Lo spread tra Btp e Bund sale a 168 punti con il rendimento del decennale italiano che sfiora il 4,2%.

Milano procede in calo con l'Europa

 La Borsa di Milano (-0,3%) prosegue in calo, in linea con gli altri listini europei mentre si attendono gli esiti della riunione della Bce. A Piazza Affari scivola Italgas (-2,5%), nel giorno del nuovo piano con gli analisti delusi dalla previsione di investimenti che risultano inferiori a quelli precedenti fino al 2028. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%. Vendite sulle utility con il prezzo del gas che torna a salire. Hera cede lo 0,9%, A2a (-0,2%), Snam (-0,1%), in rialzo Enel (+0,1%). Gira in calo Tim (-0,6%), dopo scelta di far entrare Alessandro Pansa nel cda mentre resta al palo il suggerimento del socio francese Vivendi che aveva indicato Luciano Carta. In ordine sparso le banche con Mps che sale dell'1%, Banco Bpm (+0,8%), Intesa (+0,3%), nel giorno della presentazione della nuova banca digitale Isybank, Bper (-0,3%) e Unicredit (-1,1%). Gira in rialzo l'energia con Tenaris che guadagna lo 0,4%, Saipem e Eni (+0,2%).

Borse Ue fiacche in attesa della Bce

Le Borse europee proseguono fiacche in vista della riunione della Bce sulla politica monetaria. Dopo la pausa della Fed, si attendono le decisioni della Banca centrale europea mentre in Francia è stato confermato un calo dell'inflazione a maggio. In rialzo i rendimenti dei titoli di Stato, mentre l'euro è in lieve calo a 1,0833 sul dollaro. L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,2%. In flessione Parigi (-0,4%), Francoforte (-0,2%), Madrid e Londra (-0,1%). I listini sono appesantiti dal comparto tecnologico (-0,7%). Vendite anche sulle banche (-0,7%) e sulle assicurazioni (-0,6%). Giornata negativa per l'energia (-0,2%), con il prezzo del petrolio in rialzo. Il Wti guadagna lo 0,3% a 68,45 dollari al barile mentre il Brent si attesta a 73,4 dollari (+0,3%). Deboli le utility (-0,2%), con il prezzo del gas che rialza la testa. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un aumento del 10% a 41,9 euro al megawattora. In calo anche le auto (-0,5%) e il lusso (-0,4%). Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund si attesta a 164 punti, con il rendimento del decennale italiano che sale di 5 punti base al 4,13%. In aumento anche il Bund tedesco al 2,82% (+3 punti). In calo l'oro, bene rifugio per eccellenza, che segna una flessione dello 0,8% a 1.931 dollari l'oncia.

Tim, Labriola: "In cda no contrapposizioni. Abbassare i toni"

Sulle dinamiche nel cda di Tim "cercherei di abbassare i toni perché altrimenti sembra costantemente una contrapposizione, ma non si tratta di questo". Lo dichiara l'amministratore delegato e direttore generale di Tim, Pietro Labriola, a margine del convegno "Telco per l'Italia" e all'indomani della scelta di Pansa come consigliere al posto di Carta, indicato da Vivendi. "Il fatto che ci siano decisioni prese da un cda non necessariamente sempre all'unanimità non mi sembra che debba dare adito a queste discussioni", ha spiegato. "Su un dossier come quello di Tim - ha detto - continueranno a esserci dibattiti che ritengo siano costruttivi. Se la decisione non viene presa all'unanimità sta nella natura delle cose".

Metalmeccanici, quattro ore di sciopero a luglio

Fim, Fiom e Uilm proclamano 4 ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche del Paese: venerdì 7 luglio per le regioni del centro-nord, lunedì 10 luglio per le regioni del sud e il Lazio. "L'industria metalmeccanica è a rischio", "occorre rimettere al centro il lavoro", sostengono i sindacati chiedendo investimenti e scelte di politica industriale in tutti i settori strategici (siderurgia, elettrodomestico, automotive), difesa dell'occupazione, transizione sostenibile, soluzione delle crisi aziendali: "Uno sciopero per spingere il governo ad agire, costruire le basi di un vero confronto e rilanciare il futuro del settore".

Nuovo record del debito pubblico ad aprile: 2.811 miliardi

Lo scorso aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 21,8 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungedo il nuovo record di 2.811,6 miliardi. Il debito aggiorna così un nuovo massimo dopo quello di marzo quando si era attestato a 2.789,8 miliardi. Lo rileva la Banca d'Italia spiegando che l'incremento riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (10,9 miliardi, a 40,3), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (9,1 miliardi), nonchè l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,8 miliardi).

Italgas cede in Borsa nel giorno del piano

Italgas in forte calo in Borsa nel giorno del piano strategico approvato dal consiglio di amministrazione ed in corso di presentazione a Londra. Nel nuovo piano il gruppo prevede investimenti per 7,8 miliardi al 2029, ricavi per 1,75 miliardi a fine anno ed una estensione al 2026 della politica dei dividendi, con la conferma di una redistribuzione del 65% dell'utile netto per azione. Il dividendo crescerà del 4% annuo sulla base dello stacco cedola del 2022. A Piazza Affari il titolo perde il 3,1% a 5,43 euro.

 

Le Borse Ue partono deboli dopo la "pausa da falco" della Fed

Le Borse europee aprono deboli dopo la 'pausa falco' della Fed e in attesa della riunione di oggi della Bce. La banca centrale Usa ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5-5,25%, come ampiamente previsto dal mercato, dopo 10 rialzi consecutivi, ma ha anche segnalato la sua intenzione di aumentarli almeno due volte quest'anno, se l'inflazione non mostrerà dei sostanziali segni di rallentamento. E oggi la palla passa alla Bce, la quale dovrebbe rialzare i tassi di un quarto di punto e impegnarsi a fare altrettanto a luglio. L'indice Cac 40 di Parigi perde lo 0,30% a 7.306,39 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,21% a 16.276,45 punti e l'Ftse 100 di Londra cede lo 0,29% a 7.582,28 punti. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,37% a 27.706 punti nei primi scambi.

La Cina taglia i tassi

La banca centrale cinese ha abbassato un tasso di riferimento per i prestiti a medio termine, una misura anticipata dai mercati e destinata a sostenere la crescita dell'economia. Il tasso di interesse per i prestiti annuali alle istituzioni finanziarie (MLF) è stato ridotto al 2,65% dal 2,75% precedente, ha affermato la banca centrale. L'ultima riduzione di questo tasso risale ad agosto 2022.

 

Future deboli per Wall Street

Future deboli a Wall Street dopo la
decisione della Fed di lasciare invariati i tassi d'interesse.
La banca centrale Usa ha deciso di fare una pausa ma ha indicato la possibilità di nuovi rialzi nei prossimi mesi e questo intimorisce i mercati. I future sul Dow Jones cedono lo 0,11%, quelli sul Nasdaq segnano un -0,09% e quelli sull'S&P 500 registrano un -0,08%.

 

Cina, rallenta la produzione industriale

Frenata per la produzione industriale in Cina a maggio. La crescita è stata del 3,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il dato è lievemente inferiore rispetto alla previsione di un +3,6%, e costituisce un calo rispetto al +5,6% di aprile, mentre a marzo l'aumento era stato del 3,9%. Si tratta comunuque del 12  mese consecutivo di crescita della produzione industriale.

Il petrolio rimbalza

Prezzi del petrolio in rialzo dopo il calo di ieri: la produzione industriale cinese e la crescita delle vendite al dettaglio a maggio hanno mancato le previsioni, rafforzando le preoccupazioni per la debolezza della ripresa economica nel principale importatore di petrolio al mondo, e la banca centrale cinese ha abbassato due tassi di interesse chiave questo mese per la prima volta in quasi un anno per sostenere la ripresa economica, spingendo i mercati a rivalutare le prospettive della domanda nel primo importatore mondiale di greggio. I future del Brent avanzano dello 0,48% a 73,55 dollari al barile mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate sale dello 0,32% a 68,48 dollari al barile. Entrambi i benchmark sono scesi dell'1,5% ieri dopo che la Federal Reserve statunitense ha deciso di lasciare invariati i tassi di interessi ma ha indicato la necessità di ulteriori rialzi quest'anno, innescando il timore di un rallentamento dell'economia e di una riduzione della domanda di petrolio.

 

Asia positiva dopo la Fed

Le Borse asiatiche procedono in rialzo dopo la mossa della Federal Reserve che ha deciso di fare una pausa mantenendo il livello dei tassi di interesse fermo all'intervallo del 5-5,25%, come ampiamente previsto dal mercato, ma ha indicato la possibilità di nuovi rialzi nei prossimi mesi. I mercati hanno reagito bene alle mosse della Fed e della banca centrale cinese che ha abbassato il tasso di riferimento per i prestiti a medio termine, una misura estinata a sostenere la crescita dell'economia. L'economia cinese ha subito una battuta d'arresto a maggio, con la produzione industriale e la crescita delle vendite al dettaglio che hanno mancato le previsioni.
L'indice Nikkei avanza dello 0,27%, a Hong Kong, l'indice Hang Seng guadagna l'1,50% e l'indice composito di Shanghai avanza dello 0,35%. In calo Seul che cede lo 0,24%.