Economia

Industria in calo a marzo: la produzione segna -0,6%

Industria in calo a marzo: la produzione segna -0,6%
(afp)
Le associazioni dei consumatori puntano il dito sul calo dei beni di consumo (-4,7%): "Sostenere le famiglie". Balzo della produzione auto. Per il turismo possibile superamento del pre-Covid
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Ancora una flessione, la terza consecutiva, per la produzione industriae italiana. Marzo segna una riduzione dello 0,6% dell'indice destagionalizzato rispetto a febbraio, nei dati Istat. Numeri che deludono le aspettative di Unicredit, che pronosticava un rialzo dello 0,5%.

Rispetto all'anno precedente c'è un calo dello 3,2% e anche il primo trimestre risulta "in lieve calo", dello 0,1%, rispetto ai tre mesi precedenti.

"Tutti i principali settori di attività decrescono sia su base mensile sia in termini annui - sottolinea l'Istituto nella sua nota - Fanno eccezione i beni strumentali, con variazioni positive rispetto a febbraio e in crescita più marcata rispetto a marzo dello scorso anno. Ampia la caduta dell'energia rispetto all'anno precedente".

Tra le diverse voci analizzate, crescono solo i beni strumentali (+3,9%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-4,7%), i beni intermedi (-6,0%) e, in misura più marcata, l'energia (-11,2%).

Per le associazioni dei consumatori proprio il segno "meno" sui beni di consumo è un segnale delle difficoltà che riguardano le famiglie alle prese con i rincari. "O si ridà capacità di spesa alle famiglie, salvaguardando il loro potere d'acquisto, o non si va da nessuna parte, dato che se le famiglie non spendono le imprese non producono" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell'associazione, la produzione di marzo 2023, nei dati corretti per gli effetti di calendario, non solo è scesa del 3,2% rispetto a marzo 2022, ma anche rispetto al 2019 quindi al pre-Covid, -2%. Anche i beni di consumo sono inferiori dell'1,9% rispetto a 4 anni fa. Fa eco il Codacons, per il quale "a pesare come un macigno sull'industria italiana è proprio l'inflazione ancora alle stelle, con i prodotti più acquistati dalle famiglie che registrano una marcata crescita a due cifre dei prezzi, con effetti diretti sulla spesa e sui consumi degli italiani".

Tra le voci in crescita, la produzione italiana di autoveicoli registra una crescita del 17,4%, a marzo, su base mensile e del 35,8% su base annua, nei dati corretti per il calendario. Si tratta dell'incremento tendenziale maggiore registrato dall'Istat per il settore da quasi due anni, a partire da giugno 2021, nel pieno della ripresa post-pandemica quando c'era stato un balzo, rispetto a giugno 2020, del 39,1%. Anche l'insieme del primo trimestre è in espansione del 2,2% rispetto al periodo precedente. Anche in generale la fabbricazione di mezzi di trasporto è il settore di attività economica in maggiore crescita tendenziale a marzo.

Turismo verso il superamento del pre-Covid

Se l'industria dà dunque segnali di debolezza, in un'altra circostanza - l'audizione alla commissione Attività produttive della Camera - l'Istat ha segnalato prospettive diverse per il turismo. I primi dati provvisori del 2023, riferiti al bimestre gennaio-febbraio, sembrano confermare la definitiva ripresa del settore (+45,5% le presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell'anno 2022), con una crescita rilevante sia delle presenze straniere (+70,5%) sia di quelle domestiche (+28,8%). Se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero - e persino il superamento - dei livelli pre-pandemici, dice l'Istituto.

Nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana, infine, ancora l'Istat ha annotato che, nel primo trimestre, il Pil italiano ha mostrato, in base alla stima preliminare, un aumento superiore a quello dell'area euro, a cui hanno contribuito sia la domanda interna sia quella estera netta.