le misure

Riforma del fisco, le novità della legge delega: come cambiano le tasse

di Andrea Ducci

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Il percorso verso la flat tax e le nuove aliquote Irpef

La misura bandiera della riforma del fisco è la flat tax per tutti entro il termine della legislatura. L’introduzione di un’unica aliquota di prelievo sull’imponibile delle persone fisiche riguarderà autonomi, dipendenti e pensionati. La tassa piatta sarà però preceduta da una fase transitoria con la riduzione delle aliquote dalle attuali 4 a 3 (già il governo Draghi le aveva ridotte poiché erano 5). Nel periodo transitorio verrà inoltre unificata la no tax area tra lavoratori dipendenti e pensionati, anche questa una tappa per arrivare all’aliquota unica Irpef. Una nota del ministero dell’Economia conferma che «la riforma fiscale prevede l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8.174 euro) e pensionati (8.500 euro)». Terminata la fase di passaggio verrà introdotta l’aliquota unica per tutti, assimilando così l’Italia ad altri otto Paesi europei. Un’analisi dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano indica che per ora la flat tax è applicata in Russia (con aliquota al 13%), Estonia (20%), Romania (10%), Bosnia-Erzegovina (10%), Bielorussia (13%), Bulgaria (10%), Ucraina (18%) e Ungheria (15%). Il varo della tassa piatta dovrà peraltro rispettare il criterio dell’imposizione fiscale progressiva sul reddito, previsto dalla Costituzione. Un principio che sarà garantito modulando le detrazioni, gli sgravi e le deduzioni, che saranno inversamente proporzionali al reddito. Ma i dettagli esatti saranno definiti dai decreti attuativi.

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