Consumi

Bollette luce e gas, come risparmiare: quando conviene passare al mercato libero?

di Fausta Chiesa

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Bollette, vietato modificare i prezzi

Una premessa. Chi ha bollette di luce e gas a prezzo fisso con contratti nel libero mercato che risalgono a prima dell’esplosione dei prezzi non si faccia abbindolare da altre offerte e sappia che, grazie al decreto che vieta le modifiche unilaterali fino al 30 giugno 2023, il fornitore non può aumentare i prezzi (a meno che il contratto non sia scaduto), anche se si deve considerare molto fortunato perché sta pagando costi di un’epoca che non esiste più. L’anno scorso, è andata non malissimo a chi era nella maggior tutela: in base ai dati Istat sull’inflazione tendenziale di dicembre (da dicembre 2021 a dicembre 2022), i prezzi annuali del mercato libero sono saliti molto di più rispetto al mercato tutelato, sia per la luce (più 91,5% della tutela rispetto a +219,3% del libero, quindi l’energia elettrica sul mercato libera è aumentato di 2,4 volte rispetto al tutelato) ma soprattutto per il gas (+44,7% della tutela rispetto a contro +134,9% del libero, cioè sul mercato libero i prezzi sono saliti tre volte tanto rispetto al tutelato).
Ma che cosa conviene fare oggi per risparmiare? Restare (o tornare) nel regime tutelato, dove le tariffe sono fissate dall’Autorità Arera, oppure passare al mercato libero? Partiamo subito dal risultato emerso dalla nostra indagine, effettuata con i consulenti esperti dell’Unione Nazionale dei Consumatori, e corroborata anche da un esperto di Facile.it: per la luce, oggi passare al libero mercato è conveniente, a patto di sapere dove e come cercare l’offerta più adatta ai propri consumi, mentre per il gas tra regime tutelato e mercato libero non ci sono grossissime differenze di prezzo. Vediamo perché e come trovare le tariffe migliori.

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