Cari colleghi, attenti ai giornalisti stranieri

di Antonio Polito

La provenienza politica di Giorgia Meloni sembra confermare un pregiudizio nei confronti di noi italiani. E molti giornalisti da noi si aspettano solo una conferma dell’allarme fascismo

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Cari amici giornalisti, state attenti ai colleghi stranieri che in questi giorni, come alla vigilia di ogni elezione, sciamano in Italia e ci chiedono interviste, dichiarazioni, giudizi, commenti. Perché da noi si aspettano — quasi tutti, ci sono le dovute eccezioni — soltanto una cosa: una conferma dell’allarme-fascismo.

La provenienza politica di Giorgia Meloni, possibile vincitrice delle elezioni che porta ancora la fiamma tricolore nel suo simbolo, è una storia per loro troppo ghiotta.

Sembra infatti confermare alla perfezione un pregiudizio nei confronti di noi italiani, l’esotismo della nostra politica, il vizio dell’uomo forte che ci portiamo addosso da quando abbiamo inventato, con Mussolini, il fascismo. E — credete a uno che ha fatto quel mestiere — non c’è niente di più attraente di uno stereotipo per un giornalista all’estero.

Se noi dunque rispondiamo al collega che il fascismo non ci pare la principale preoccupazione della campagna elettorale, in cui prevalgono altri e per così dire più attuali problemi (le divisioni sulle sanzioni alla Russia, la malriposta speranza che se ci facciamo i fatti nostri le bollette torneranno a costare di meno, la solita tendenza a promettere la qualunque e scaricarne il costo sul denaro pubblico) loro dopo un po’ sbottano: sì, vabbè, ma il fascismo?

Ne parlavo ieri con una giornalista francese, Marcelle Padovani, che a differenza di molti suoi colleghi conosce molto bene il nostro Paese per averlo vissuto come una seconda patria. Mi ha raccontato che ha condotto una battaglia ventennale con il suo giornale, chiedendo e alla fine ottenendo che i titoli ai suoi pezzi non contenessero mai l’espressione «à l’italienne». Proprio perché era la conferma di un pregiudizio, e di un certo ingiustificato senso di superiorità. Lei ce l’ha fatta.

Ma qualcosa mi dice che per qualche settimana titoli del genere li rileggeremo, nelle varie e numerose lingue europee.

5 settembre 2022 (modifica il 5 settembre 2022 | 22:40)