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Taiwan, Borrell condanna aggressività della Cina ma Xi Jinping dà il via a imponenti manovre militari
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Taiwan, Borrell condanna aggressività della Cina ma Xi Jinping dà il via a imponenti manovre militari

Il capo della diplomazia Ue: "Visita della speaker Pelosi non può essere una giustificazione". La risposta cinese: "E' un nostro affare interno"

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Il capo della diplomazia Ue Josep Borrell ha condannato le "esercitazioni militari mirate" della Cina intorno a Taiwan, osservando che la visita della speaker della Camera americana Nancy Pelosi sull'isola non è una motivazione valida. "Non c'è alcuna giustificazione per usare una visita come pretesto per un'attività militare aggressiva nello Stretto di Taiwan", ha scritto Borrell su Twitter. "È normale e di routine per i legislatori dei nostri Paesi viaggiare a livello internazionale. Incoraggiamo tutte le parti a mantenere la calma, esercitare moderazione e agire con trasparenza", ha aggiunto Borrell, a Phnom Penh per l'Asean.

 


 

La risposta della Cina: "Un nostro affare interno". Il ministro degli esteri: "Un'azione maniacale"

Taiwan non rappresenta una questione "regionale" ma un affare interno della Cina: lo ha fatto sapere l'ufficio per gli affari di Taiwan con sede a Pechino, spiegando in un contesto di crescenti tensioni a seguito della visita di Pelosi, che la punizione dei sostenitori dell'indipendenza di Taiwan e delle forze esterne è ragionevole e legittima. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, parlando alla riunione dell'ASean a Phnom Penh, in Cambogia, è tornato a condannare la visita della speaker Pelosi, definendola un'azione "maniacale, irresponsabile e altamente irrazionale" da parte degli Stati Uniti. Wang - come riferisce l'emittente statale cinese Cctv - ha affermato che la Cina ha compiuto il massimo sforzo diplomatico per evitare la crisi, ma "non permetterà mai che i suoi interessi fondamentali vengano danneggiati".

 

Le più grandi esercitazioni militari mai fatte

La Cina ha dato il via, alle 12 locali (le ore 6 in Italia), alle più grandi esercitazioni militari mai fatte intorno a Taiwan in un crescendo di tensioni in risposta alla visita sull'isola della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. I media ufficiali ricordano che si tratta "di manovre militari e d'addestramento su vasta scala" che includono lanci dal vivo di colpi di artiglieria e di missilli in sei aree marittime off-limits a navigazione e sorvolo, in una prova di forza dell'Esercito popolare di liberazione (Pla). Più aree sconfinano nelle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone.

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Taiwan, preparati alla guerra ma senza cercare la guerra

Le forze armate di Taiwan "operano come al solito e monitorano ciò che ci circonda in risposta alle attività irrazionali" della Repubblica popolare cinese "con l'obiettivo di cambiare lo status quo e di destabilizzare la sicurezza della regione". Lo afferma in una ntoa il ministero della Difesa di Taipei all'avvio delle manovre militari cinesi su vasta scala intorno all'isola. "Non cerchiamo l'escalation, ma non ci fermiamo quando si tratta della nostra sicurezza e sovranità. Sosterremo il principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra e con l'atteggiamento di 'non intensificare i conflitti e non causare controversie'".

Velivoli non identificati nella zona di Kinmen

Velivoli non identificati, probabilmente droni, hanno sorvolato stanotte l'area delle isole Kinmen, appena al largo della costa sudorientale della Cina: lo riferisce il ministero della Difesa di Taiwan, aggiungendo di aver sparato razzi per allontanarli. Taiwan è in stato di allerta perchè la Cina sta conducendo una serie di esercitazioni militari in risposta alla visita del presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

Asean, tensioni potrebbero sfociare in conflitti

I ministri degli Esteri del'Asean, i 10 Paesi del sudest asiatico (Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam), hanno avvertito che la crescente situazione di tensione intorno a Taiwan potrebbe innescare "conflitti aperti", mentre la Cina si prepara a tenere "manovre militari mirate" su vasta scala circondando l'isola. I ministri, in una dichiarazione congiunta, hanno affermato che la situazione "potrebbe destabilizzare la regione e alla fine potrebbe portare a errori di calcolo, gravi confronti, conflitti aperti e conseguenze imprevedibili tra le principali potenze".

Presidente Taiwan: grazie al G7 per il sostegno alla pace

"Grazie al G7 per il sostegno alla pace e alla stabilità della regione. Taiwan è impegnata a difendere lo status quo e la nostra democrazia faticosamente conquistata. Lavoreremo con i partner che la pensano allo stesso modo per mantenere libera e aperta" la regione dell'Indo-pacifico. Lo scrive su Twitter il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen.