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Superbonus, stretta al credito d’imposta. Altri contributi a fondo perduto nel nuovo decreto Sostegni

di Andrea Ducci e Claudia Voltattorni

Superbonus, stretta al credito d'imposta. Altri contributi a fondo perduto nel nuovo decreto Sostegni

Un nuovo pacchetto di misure per fare fronte alle conseguenze della quarta ondata della pandemia e un ulteriore intervento per calmierare il costo delle bollette. Il decreto Ristori approvato in Consiglio dei ministri vale circa 3,3 miliardi, la voce di spesa principale è quella di 1,7 miliardi destinata al contenimento dei costi dell’energia nel primo trimestre. Uno stanziamento, quest’ultimo, che va ad aggiungersi ai 3,8 miliardi previsti nella legge di Bilancio, il nuovo intervento è destinato soprattutto alle imprese e alle attività produttive. Ma da quasi tutte le associazioni territoriali di Confindustria si leva un coro di proteste, evidenziando che il provvedimento è insufficiente dal punto di vista finanziario e che servono interventi strutturali per ridurre i costi dell’energia. Oltre al caro bollette il decreto interviene sul versante dei sostegni alle imprese, con contributi a fondo perduto (il requisito è un fatturato sotto i 2 milioni e un calo dei ricavi di almeno il 30%, rispetto al 2019) destinati ai settori più colpiti dalla pandemia: attività di commercio al dettaglio, discoteche, parchi divertimento, wedding e cerimonie, turismo, sport e spettacolo. Nel caso della cultura il ministro Franceschini specifica che sono stati stanziati ulteriori 111,5 milioni.

La stretta al Superbonus

Il decreto introduce inoltre una modifica per il credito di imposta relativo al superbonus al 110%: una norma predisposta in chiave anti frode stabilisce che il credito potrà essere ceduto una sola volta. Un giro di vite che non piace al M5s e alimenta la protesta dei costruttori, con l’Ance e le organizzazioni artigiane contro l’ennesima modifica delle regole.

ENERGIA Contributo alle imprese
Sul fronte del caro energia sono azzerati gli oneri di sistema in bolletta. Destinatarie dello sconto, che vale solo nel primo trimestre, sono le imprese o le attività con utenze di potenza pari o superiore a 16,5 Kw. Per le imprese cosidette energivore, che hanno subito un aumento del costo per Kwh di oltre il 30% rispetto al 2019 è, inoltre, previsto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata durante il primo trimestre 2022.

FONTI RINNOVABILI Un prelievo sugli extra-profitti
Via libera al contributo da richiedere alle imprese energetiche che registrano extra profitti. Una norma vincola i produttori di energia che non patiscono gli effetti dell’ aumento dei beni energetici (si tratta in particolare degli impianti fotovoltaici, eolici, geotermici e idroelettrici) a versare una differenza calcolata, tenendo conto di prezzi equi ante-crisi. Sono, per ora, congelate le misure che puntavano ad aumentare la produzione nazionale di gas metano e a utilizzare le riserve strategiche.

TURISMO: 413 milioni di aiuti alle imprese
È uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica e anche dalla quarta ondata di contagi. Per questo il governo ha pensato ad un capitolo ad hoc nel decreto Sostegni: ci sono 413 milioni di euro per il settore e le sue imprese. Di questi, 100 andranno nel Fondo per il Turismo e per la decontribuzione per le assunzioni dei lavoratori stagionali nel comparto. Prorogati al 31 marzo 2022 il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili di imprese turistiche e il bonus terme, scaduto lo scorso 8 gennaio.

ATTIVITA’ CHIUSE Aiuti a discoteche, bari, ristoranti, piscine
Arrivano i ristori per discoteche e locali da ballo chiusi fino al 31 gennaio cui verrà sospeso il pagamento di alcuni contributi. Previsti aiuti a fondo perduto per i commercianti che nel 2021 hanno subito riduzioni di fatturato di almeno il 30% (rispetto al 2019). Quaranta milioni di euro sono destinati a bar, ristoranti, imprese di catering, feste e cerimonie, piscine e impianti sportivi con cali di fatturato dal 40% in su. Altri 20 milioni di euro sono per parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.

IMPRESE Cassa Covid estesa al 31 marzo
Per le imprese con almeno 1.000 dipendenti e uno stabilimento industriale di interesse strategico viene prorogata la cassa integrazione Covid per altre 26 settimane fino al 31 marzo 2022. Prorogata alla stessa data anche per hotel, agenzie di viaggio, tour operator, catering, discoteche, terme, musei, impianti di risalita, parchi di divertimento, radio taxi, mense: sono stati stanziati 80 milioni. Stop al pagamento delle addizionali per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività e ricorrono agli ammortizzatori sociali.

SALUTE E SCUOLA Fondi per le Regioni e Ffp2 per studenti e prof
Sostegni economici arrivano anche alla sanità con ulteriori 400 milioni di euro destinati alle spese sanitarie delle Regioni. Arrivano anche 50 milioni per gli operatori della filiera suinicola colpiti dalla peste suina. Per la scuola sono stati stanziati invece 45,2 milioni di euro per la fornitura gratuita fino a fine febbraio di mascherine Ffp2 a studenti, insegnanti e personale scolastico in regime di autosorveglianza. Tra le altre misure del decreto, c’è la sospensione dei mutui per i proprietari di case nelle zone terremotate del Centro Italia.

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