Green pass negozi, dal 1 febbraio obbligatorio per tabaccherie e librerie, deroghe per alimentari ed edicole

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Senza il green pass si potrà andare in farmacia, ma non in profumeria. Speranza convoca le Regioni per modificare le norme sulle fasce di rischio

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Alimenti, farmaci e prodotti medicali, giornali, c arburante, articoli per gli animali: il governo trova l’intesa sui negozi dove si potrà entrare dal 1° febbraio senza avere almeno il green pass base. Alcuni dettagli dovranno essere ancora messi a punto, ma la linea è decisa e le eccezioni riguarderanno pochissimi esercizi commerciali.

Dopo giorni di trattative tra il ministero della Pubblica amministrazione guidato da Renato Brunetta e quello per lo Sviluppo economico retto da Giancarlo Giorgetti, la lista è pronta. Oggi, al massimo domani, il premier Mario Draghi firmerà il Dpcm che consentirà anche a chi deve affrontare questioni urgenti di giustizia — presentazione di una denuncia o testimonianza in un processo — di poter entrare negli uffici senza dover esibire la certificazione.

Nei prossimi giorni il ministro della Salute Roberto Speranza incontrerà i governatori per valutare, «sia pure con la massima prudenza», l’allentamento di alcune regole, comprese quelle che portano alla divisione dell’Italia per fasce colorate. La lettera di convocazione è partita ieri sera, eventuali modifiche saranno studiate analizzando l’andamento della curva epidemiologica.

Il green pass base

Per entrare nei negozi non è necessario essere vaccinati o guariti, basta avere il pass base che si ottiene con un tampone antigenico negativo (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore).

I negozi alimentari

Non servirà la certificazione verde per acquistare generi alimentari sia nei negozi al dettaglio sia nei supermercati. Ingresso libero anche per i negozi che vendono surgelati e bevande, le pescherie, i grossisti di prodotti ittici e di carne.

I mercati all’aperto

Niente green pass base per fare shopping nei mercati all’aperto. Il governo è orientato a consentire gli acquisti anche a chi non ha alcuna certificazione.

Farmaci e cosmetici

Nelle farmacie e nelle parafarmacie non bisognerà esibire il green pass e dunque si potranno acquistare medicinali e prodotti per la cura e l’igiene del corpo, compresi deodoranti, bagnoschiuma, shampoo. Nella lista di chi ha ottenuto la deroga ci sono anche gli ottici . Esclusi invece i negozi che vendono cosmetici, dove si potrà entrare soltanto mostrando il certificato.

Edicole no, librerie sì

Niente certificato base per fare acquisiti di giornali e periodici nelle edicole all’aperto (i chioschi), mentre servirà nei negozi al chiuso che vendono giornali o articoli di cartoleria. Green pass base obbligatorio anche per entrare nelle librerie.

I tabaccai

Dal tabaccaio servirà il green pass base. Durante il lockdown del 2020 questi negozi erano rimasti aperti perché avevano ottenuto la deroga. Adesso il governo ritiene invece che non possano essere inseriti nella lista degli esercizi commerciali esenti perché gli articoli in vendita non rientrano tra quelli «essenziali per la cura della persona», ma anche perché in molti di questi negozi ci sono slot machine e altri apparecchi per il gioco.

I prodotti per animali

Niente pass anche nei negozi che vendono generi alimentari e per la cura degli animali.

I carburanti

Per fare rifornimento di carburante per moto, auto e altri veicoli presso le pompe di benzina, ma anche per comprare combustibili per la casa — compresa la legna, il pellet oppure il cherosene e gli altri prodotti per stufe e camini — n on sarà necessario avere alcuna certificazione.

Le nuove regole

La lettera del ministro Speranza per affrontare con i governatori il possibile cambio di alcune regole è stata inviata. I presidenti di Regione chiedono di eliminare la divisione per fasce di colore o comunque di valutare l’incidenza del Covid sulla base di parametri sui ricoveri in ospedale diversi da quelli attuali.

18 gennaio 2022 (modifica il 18 gennaio 2022 | 08:07)