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Pnrr, via libera dalla Commissione europea. Draghi: "Giornata di orgoglio". Von der Leyen: "Appoggio totale della Ue"

Pnrr, via libera dalla Commissione europea. Draghi: "Giornata di orgoglio". Von der Leyen: "Appoggio totale della Ue"
(afp)
Conferenza a Cinecittà. Il premier: "Spendere tutto, bene e con onestà". La presidente dell'esecutivo di Bruxelles: "Italia diventi motore della crescita Ue". Entro quattro settimane l'approvazione del Consiglio, poi i primi 25 miliardi
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MILANO - "La giornata di oggi è solo l'inizio. La sfida più grande è ora l'attuazione del piano. L'importante è che questi fondi siano spesi tutti e siano spesi bene, in maniera efficace e con onestà". Queste la parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla conferenza con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Cinecittà, durante la quale è stato ufficializzato il 'via libera' dell'esecutivo europeo al Pnrr italiano. "Vorrei ringraziare la presidente per essere qui con noi a Roma. La sua visita segna l'approvazione da parte della commissione del Pnrr. E' una giornata di orgoglio per il nostro Paese", ha esordito Draghi rivendicando di avere "messo insieme un piano di riforme ambizioso che rende il paese più giusto e più competitivo". Il premier ha aggiunto: "Il piano italiano che noi abbiamo chiamato "Italia domani" risponde in pieno agli impulsi della Commissione".

"Grazie Mario", ha detto in italiano von der Leyen prendendo la parola e definendo il momento "speciale per l'Italia e per l'Unione europea, così come per la campagna vaccinale che va veloce come la squadra azzurra". Citando Fellini e la Dolce Vita, l'arte e la cultura "duramente colpiti dalla pandemia", la presidente ha aggiunto: "Sono qui oggi a dire che avete l'appoggio totale della Commissione europea".

Prima di consegnare il giudizio positivo, von der Leyen ha rimarcato che il Pnrr "soddisfa i criteri" europei, è un "piano ambizioso e lungimirante". Sui prossimi passi, ha dettagliato: "Una volta approvato dal Consiglio nelle prossime quattro settimane, saremo pronti a erogare i primi fondi. E' l'inizio di un'attuazione che sarà dura, dovremo lavorare in modo duro e la Commissione sarà accanto a voi passo passo. Un'Italia più forte rende l'Europa più forte". E il piano consentirà di "fare dell'Italia il motore della crescita in Europa". 

Rispondendo alle domande della stampa, in particolare sulla possibilità di rendere il Next Generation Eu un programma strutturale, Draghi ha confermato le sue idee: "Se l'attuazione del Pnrr va in porto sono certo che alcune parti dello sforzo fatto dai Paesi Ue e dalla commissione rimarrà strutturale. E' una grande responsabilità che abbiamo". Quanto al programma di riforme italiano, Draghi ha annunciato che "a giorni" ci sarà la riforma della giustizia in Cdm, poi che "entro il mese di giugno presenteremo un disegno di legge delega per la riforma degli appalti e le concessioni. A luglio ci sarà la riforma della concorrenza".

La presidente von der Leyen ha toccato anche la questione della protesta del Vaticano sul ddl Zan. "Lei sta parlando di un progetto di legge e non facciamo commenti - ha risposto alla domanda di un cronista - In generale mi preme sottolineare che i trattati Ue proteggono la diversità, la dignità, di ogni singolo essere umano. E proteggono la libertà di espressione". Il premier Draghi, riconoscendo che è "una domanda importante", ha spiegato che risponderà a lungo domani in Parlamento.

Fin dalla vigilia dell'appuntamento ufficiale per dare il "via libera" al Piano italiano era emersa la pagella di Bruxelles che ha promosso il lavoro di Roma sul Pnrr, assicurando all'Italia l'anticipo di risorse da 25 miliardi di euro entro luglio. Solo una prima parte dei 191,5 miliardi che affluiranno gradualmente nel Paese fino al 2026, consentendo di sbloccare le riforme e gli investimenti che cambieranno per sempre economia e società. A cui si aggiungono, ancora, 30,6 miliardi stanziati con il Fondo nazionale complementare al Pnrr, e altri 13 miliardi del programma React Eu, per un totale di 235 miliardi.

Come per altri Paesi (in giornata sono arrivate anche le approvazioni per la Germania, con 25,6 miliardi di sovvenzioni, e per la Lettonia, da 1,8 miliardi) sono arrivate tutte "A", il massimo dei voti, con la sola eccezione di una "B" relativamente alla voce dei costi.

Per la Commissione "rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale", e "contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni" specifiche della Ue. Inoltre "rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale". Le misure poi "non arrecano danni" agli obiettivi ambientali della Ue, cioè non si contraddicono, e contribuiscono in modo efficace sia alla transizione energetica che a quella digitale.

Avranno inoltre un "impatto duraturo" sull'Italia che è anche riuscita ad assicurare un "efficace monitoraggio" dell'attuazione del piano. Anche il meccanismo di controllo anti-frodi è giudicato efficace. Infine, tutte le misure del Pnrr sono "coerenti". In tutti questi aspetti, definiti dal regolamento del Recovery fund, all'Italia viene assegnata una A. L'unica B riguarda la voce 'Costi', come per tutti gli altri Paesi. Nessuno è riuscito infatti a rispettare le rigide indicazioni sulla definizione del 'Costing' delle misure, e quindi le stime si sono perlopiù basate su costi di misure simili, come nel caso del Pnrr italiano. Bruxelles rileva poi che il piano è "ben allineato" al Green Deal, con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell'elettricità. Al digitale è dedicato invece il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione.

Con l'ok della Commissione parte ora la sfida dell'attuazione. "Mantenere gli impegni" da parte dell'Italia sul Pnrr "sarà fondamentale, ma anche difficile", ma "ci sono condizioni favorevoli con un ampia maggioranza parlamentare guidata dall'uomo giusto al momento giusto, e cioè Mario Draghi", ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni parlando ad un evento organizzato a Taormina nell'ambito del G20. La tabella di marcia è rigida, e il Governo pensa già alle prime scadenze. "A fine mese approveremo le norme anticorruzione e sulla trasparenza", ha detto il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, anticipando quello che entro fine mese il cdm dovrà approvare, cioè il disegno di legge delega sulle norme anticorruzione e sulla trasparenza e concorrenza previste dal calendario del Pnrr.