Cronaca

Decreto di Natale: shopping, caffè al bar, pranzi al ristorante e seconde case. Ecco cosa si può (ancora) fare prima del "lockdown"

Decreto di Natale: shopping, caffè al bar, pranzi al ristorante e seconde case. Ecco cosa si può (ancora) fare prima del "lockdown"
Vietati gli spostamenti verso altre Regioni se non per lavoro, necessità e urgenza. Deroghe per i genitori separati e i figli di persone non autosufficienti. Tutte le regole fino alla Vigilia
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È iniziato il conto alla rovescia verso il lockdown di Natale. Ieri è scattato lo stop agli spostamenti tra Regioni, ma per altri due giorni sarà possibile prendere un caffè al bar o pranzare al ristorante (quasi ovunque) e fare gli ultimi regali. Gli ultimi movimenti prima dei divieti da cartellino rosso del Natale, vediamo quali.

Cosa si può fare oggi e domani, 22 e 23 dicembre?

Ci si può spostare da una Regione all’altra solo per lavoro, necessità o urgenza e per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Tra i motivi di necessità rientrano gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un'altra Regione o all'estero, così come l'assistenza ai genitori non autosufficienti. Quanto ai coniugi o ai partner che vivono separati per motivi di lavoro sarà invece possibile incontrarsi, "se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c'è residenza, domicilio o abitazione". Chi vuole raggiungere una seconda casa potrà farlo ma solo se questa è all’interno della propria Regione. Il governo ha anche chiarito nelle ultime Faq pubblicate ieri che nel caso in cui la seconda abitazione sia condivisa tra più proprietari, potrà andarci un solo nucleo convivente alla volta.

Cosa è vietato fare oggi e domani?

Non si può uscire dalla propria Regione e dalle province autonome di Trento e Bolzano, ma è consentito muoversi entro i confini regionali tra Comuni e province. Si può fare colazione al bar o pranzare nei ristoranti: entrambi gli esercizi commerciali chiudono alle 18. Oltre questo orario è possibile solo l'asporto o la consegna a domicilio. Via libera a oltranza all'ultimo shopping di Natale fino alle 21: i negozi restano aperti tutto il giorno con orario continuato e allungato proprio per consentire gil acquisti last minute. Alle 22 massimo tutti a casa perchè scatta il coprifuoco; da quest'ora in poi è possibile solo farsi consegnare bibite e cibo a domicilio. Dalle 22 alle 5 del mattino stop alla libertà di movimento anche all'interno della propria città, se non per ragioni di lavoro, salute, necessità. Non è consentito andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un'altra Regione, così come non sono consentiti "spostamenti per turismo extraregionali".

Per il 22 e il 23 dicembre le regole sono uguali in tutta Italia?

No.L'Italia è da ieri tutta gialla, tranne due Regioni ancora arancioni: l'Abruzzo (da un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza) e la Campania (su ordinanza del governatore Vincenzo De Luca). In queste due Regioni non è consentito spostarsi nemmeno in un Comune diverso da quello di residenza; bar e ristoranti restano aperti fino alle 18 ma solo per l'asporto; la consegna a domicilio è consentita fino alle 22. Caso a sé i Veneto che è giallo, ma il governatore Luca Zaia ha introdotto misure più restrittive, con lo stop ad esempio agli spostamenti tra Comuni già a partire da sabato scorso.

Fino a quando è possibile comprare l'ultimo regalo di Natale?

Fino alle ore 21 del 23 dicembre i negozi resteranno aperti, dunque per gli irriducibili dell'ultimo minuto, sarà ancora possibile fare acquisti e shopping di Natale. Resta sempre la raccomandazione di evitare assembramenti e code ravvicinate per la tutela della propria salute e di quella altrui.

Quali norme entrano in vigore il 24 dicembre e fino a quando dureranno?

Dal 24 dicembre al 6 gennaio partono i divieti di Natale. L'Italia alternerà giorni rossi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 3, 5 e 6 gennaio) e giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio): le misure di contenimento anti-Covid-19 verranno ulteriormente rafforzate. Dunque sia per le feste vere e proprie in famiglia che per i giorni feriali scatterà un nuovo calendario di limitazioni che dovrebbe cadere dopo l'Epifania. L'Italia sarà tutta zona rossa: saranno chiusi bar, ristoranti e negozi - ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie -, si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli, sarà necessaria l'autocertificazione per gli unici spostamenti consentiti, vale a dire quelli per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per tornare alla propria residenza o domicilio.

Quali sono le deroghe alla zona arancio-rossa di Natale?

Anzitutto quella che consente per tutto il periodo di Natale (24-6 gennaio) ad un massimo di due persone - più eventuali figli minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti che vivono con loro - di muoversi una sola volta al giorno per andare a trovare parenti o amici anche in un Comune diverso da quello di residenza, purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone. La seconda deroga riguarda i piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti nei giorni indicati con l'arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio): per chi risiede in un piccolo Comune sotto i 5 mila abitanti sarà possibile sconfinare in un'altra Regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. Restano consentiti gli incontri tra i coniugi e i partner che vivono separati per motivi di lavoro se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c'è residenza, domicilio o abitazione. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un'altra Regione o all'estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l'assistenza ai genitori non autosufficienti. Il governo ha anche precisato la questione delle seconde case: tra oggi e il 6 gennaio "gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all'interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni".