Economia

Alitalia, la crisi pesa sempre di più: nuova cassa integrazione per un anno

Parte la richiesta (obbligata) del commissario Leogrande per un totale di 6.828 dipendenti, due in più rispetto a oggi. Giorni decisivi per la newco, annunciata dal governo a giugno

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ROMA - Nuova cassa integrazione per Alitalia. Il commissario straordinario Giuseppe Leogrande, come previsto e annuncaito nel corso dell'incontro coi sindacati della scorsa settimana, ha chiesto la conferma della cigs per due unità in più rispetto ai 6.826 dipendenti attualmente ammessi alla cassa. La nuova tranche durerà fino a tutto ottobre del prossimo anno con il sostegno a 6.622 lavoratori di Alitalia Sai e 206 di Cityliner.

Nel dettaglio la cigs richiesta per il primo ramo d'azienda interessa 3.339 del personale di volo (458 comandanti, 566 piloti, 2.315 dipendenti del personale navigante di cabina) e 3.283 dipendenti di terra. Per Cityliner, invece, Alitalia chiede l'ammortizzatore per un totale di 206 unità, di cui 204 naviganti (41 comandanti, 58 piloti e 105 assistenti di volo) e 2 dipendenti del personale di terra. Il crollo del traffico globale sta mettendo in seria difficoltà la compagnia come tutte le linee aeree mondiali. Alitalia nei prossimi giorni dovrebbe avere un'idea più chiara del proprio futuro e della newco statale che porterà, se tutto andrà bene, 3 miliardi di euro per la ripartenza.
(reuters)

"Anche in ragione del protrarsi dell'emergenza Covid-19 la società si trova ancora oggi nella necessità di proseguire nel percorso di cigs connesso alla gestione commissariale, con le modalità estese da ultimo condivise con le parti sociali, persistendo, oltre alle problematiche fisiologiche che hanno portato alla gestione commissariale, condizioni di difficoltà eccezionali e non prevedibili connesse all'attività aziendale" è scritto nella comunicazione inviata da Alitalia ai sindacati con cui si comunica la richiesta di nuova cigs per 6.828 dipendenti fino al 23 settembre 2021, ricorrendo ancora un a volta all'utilizzo dell'ammortizzatore sociale che a ben guardare, equivale alla riduzione prevista nel piano industriale allo studio degli advisor che punta ad una società molto snella (dai 35 ai 70 aerei) con circa 5 mila dipendenti complessivi, contro gli 11.300 attuali.