Minaccia russa sull'Europa, l'Italia si blinda contro il rischio di sabotaggi e attentati: massima attenzione a trasporti ed energia

diRinaldo Frignani

Dagli attacchi hacker al rischio di sabotaggi sul territorio nazionale. I casi di spionaggio di Walter Biot e dell'omicidio in Spagna del pilota disertore. Massima attenzione alle infrastrutture critiche: trasporti ed energia  

Dopo gli attacchi cyber dal 2022 da parte di hacker appartenenti a gruppi filo russi, adesso l’Italia si blinda anche per evitare azioni «fisiche» sul territorio nazionale. L’allarme lanciato dal Financial Times sul rischio di operazioni in Europa che possano comprendere sabotaggi e perfino attentati non sorprende più di tanto i servizi di sicurezza del nostro Paese, che già con l’invasione russa dell’Ucraina hanno innalzato i livelli di controllo e monitoraggio di situazioni potenzialmente pericolose, a cominciare da interferenze e infiltrazioni cibernetiche, con continui scambi di informazioni fra le varie agenzie di intelligence e di controllo della rete web, ma anche delle infrastrutture. 

Due settimane fa dagli Stati Uniti era arrivato un alert per gli alleati, dunque Italia compresa, proprio sulla possibilità che Mosca volesse alzare il livello di intrusione in quei Paesi che si sono schierati al fianco dell’Ucraina. E con il trascorrere dei giorni l’allarme, collegato anche al dibattito in alcuni Stati europei sul possibile invio di truppe Nato sul fronte ucraino, inevitabilmente sale.

Disinformazione e influenza sull'opinione pubblica

Un’escalation già prevista fra i possibili scenari futuri che prendono in considerazione il rischio infiltrati all’interno dei nostri confini o contro gli interessi italiani all’estero. Non solo specialisti nella disinformazione e nell’orientare a distanza l’opinione pubblica, ma anche nell’azione sul campo. Sebbene per ora non ci siano segnalazioni concrete al riguardo, l’attenzione è continua, e segue di pari passo quella collegata al rischio di attentati da parte di movimenti eversivi di matrice islamica, già al centro di misure di sicurezza sempre più elevate, rafforzate proprio nelle ultime settimane con l’aumento della tensione in Medio Oriente, i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, la mobilitazione pro Palestina e proteste contro Israele, spesso sfociate nell’antisionismo.

La presidenza del G7

C’è tuttavia la consapevolezza da parte dei vertici investigativi che eventuali emissari di Mosca sarebbero comunque realmente in grado di colpire in Europa. E quindi anche in Italia, che ha peraltro la presidenza del G7 2024, con il vertice in programma fra un mese in Puglia. Una dimostrazione evidente sarebbe, come rivelò all’epoca l’intelligence spagnola — nonostante la cautela del governo di Madrid —, l’omicidio di Maxim Kuzminov, il disertore russo che ai comandi del suo elicottero atterrò in una base ucraina nel 2023, ucciso il 13 febbraio scorso nel suo rifugio ad Alicante. Per non parlare proprio a Roma del caso dell’ex capitano di fregata Walter Biot, condannato a 20 e 25 anni, dal tribunale civile e da quello con le stellette, per spionaggio a favore dei russi, vendendo secondo l’accusa segreti militari a un funzionario del Cremlino.

Il caso del black out di 22 ore nel 2003 in tutta Italia

Insomma, un quadro da Guerra fredda, che si unisce al conflitto ibrido già in atto e adesso, al netto della narrativa di una parte e dell’altra, potrebbe fare un salto di qualità. A partire da nuovi attacchi informatici — sul modello di quelli attuati in Ucraina — che mirano a mettere fuori uso intere infrastrutture e a distruggere sistemi di gestione della società civile interferendo sui sistemi di gestione e sicurezza: su tutti trasporti ed energia. Lo spettro del black out nazionale del 2003 durato 22 ore (allora per un guasto in Svizzera) è presente tutt’oggi. Anche qui, almeno ufficialmente, non ci sarebbero minacce attuali, ma sono stati rafforzati i perimetri delle infrastrutture critiche: sono tecnologie che possono essere aggredite.

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6 maggio 2024 ( modifica il 6 maggio 2024 | 08:04)