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Le notizie su Ucraina e Russia di giovedì 2 maggio

di Francesco Battistini, inviato, e Redazione Online

Le notizie di giovedì 2 maggio sulla guerra in Ucraina, in diretta. HRW: «La Russia ha ucciso a sangue freddo militari ucraini che si erano arresi»

In this photo taken on April 4, 2024, Ukrainian servicemen take a break as they prepare a trench system in the Donetsk region, amid the Russian invasion of Ukraine. (Photo by Roman PILIPEY / AFP)
  • Questa diretta è stata chiusa: QUI le notizie del 3 maggio sulla guerra tra Russia e Ucraina.
  • È il 796° giorno di guerra in Ucraina.
  • Nella giornata del Primo maggio, il Cremlino ha mostrato decine di mezzi militari che gli alleati occidentali hanno inviato in Ucraina.
  • Nato: «Preoccupa l'aumento di azioni ibride di Mosca».
  • Zelensky:« Bisogna accelerare la consegna degli aiuti militari» . 
 |  03 Maggio

Cia: La Cina ha aiutato la Russia ad ottenere il vantaggio sul campo

«Le forniture della Cina di componenti per il doppio uso e di materiale all'industria bellica della Russia è uno dei diversi fattori che ha spostato il vantaggio sul campo di battaglia in favore di Mosca, permettendo di accelerare la ricostituzione della forza militare russa dopo la straordinariamente costosa invasione». È questa la valutazione presentata da Avril Haines, direttrice della National Intelligence, durante un'audizione oggi al Senato americano.
L'aiuto di Pechino è arrivato mentre le forze russe fanno progressi in Ucraina, mettendo pressione su Kiev con i bombardamenti delle infrastrutture critiche, ha riconosciuto Haines.
Anche se la Cina non ha direttamente fornito armi letali alla Russia, le ha fornito tecnologia e strumenti cruciali per la sua macchina da guerra, ha aggiunto Haines, secondo la quale Vladimir Putin al momento ritiene che la situazione interna e internazionale sia in suo favore rispetto alla situazione problematica di Kiev. Ma comunque «è improbabile che la guerra termini a breve tempo», ha concluso.

 |  02 Maggio

Nato: «Una minaccia le azioni ibride della Russia. Agiremo»

Gli alleati della NATO «esprimono la loro profonda preoccupazione per le azioni ibride della Russia, che costituiscono una minaccia per la sicurezza degli alleati». È quanto si legge in un comunicato dell'Alleanza atlantica.
Gli alleati della NATO si dicono «profondamente preoccupati per le recenti attività maligne sul territorio alleato, comprese quelle che hanno portato all'indagine e all'incriminazione di più persone in relazione ad attività di Stato ostili che hanno interessato la Cechia, l'Estonia, la Germania, la Lettonia, la Lituania, la Polonia e il Regno Unito. Questi incidenti fanno parte di una campagna sempre più intensa di attività che la Russia continua a svolgere in tutta l'area euro-atlantica, anche sul territorio dell'Alleanza e attraverso procuratori. Ciò include sabotaggi, atti di violenza, interferenze informatiche ed elettroniche, campagne di disinformazione e altre operazioni ibride. Sosteniamo e siamo solidali con gli alleati colpiti. Agiremo individualmente e collettivamente per affrontare queste azioni e continueremo a coordinarci strettamente. Continueremo a rafforzare la nostra resilienza e ad applicare e potenziare gli strumenti a nostra disposizione per contrastare e contestare le azioni ibride russe e garantiremo che l'Alleanza e gli Alleati siano preparati a dissuadere e difendere da azioni o attacchi ibridi».
«Condanniamo il comportamento della Russia e la invitiamo a rispettare i suoi obblighi internazionali, così come gli alleati fanno con i loro. Le azioni della Russia non dissuaderanno gli Alleati dal continuare a sostenere l'Ucraina», conclude il comunicato della NATO.

 |  02 Maggio

Capo intelligence Usa: «La Cina ha aiutato la Russia ad ottenere un vantaggio sul terreno»

«Le forniture della Cina di componenti per il doppio uso e di materiale all'industria bellica della Russia è uno dei diversi fattori che ha spostato il vantaggio sul campo di battaglia in favore di Mosca, permettendo di accelerare la ricostituzione della forza militare russa dopo la straordinariamente costosa invasione». È questa la valutazione presentata da Avril Haines, direttrice della National Intelligence, durante un'audizione oggi al Senato americano. L'aiuto di Pechino è arrivato mentre le forze russe fanno progressi in Ucraina, mettendo pressione su Kiev con i bombardamenti delle infrastrutture critiche, ha riconosciuto Haines. Anche se la Cina non ha direttamente fornito armi letali alla Russia, le ha fornito tecnologia e strumenti cruciali per la sua macchina da guerra, ha aggiunto Haines, secondo la quale Vladimir Putin al momento ritiene che la situazione interna e internazionale sia in suo favore rispetto alla situazione problematica di Kiev. Ma comunque «è improbabile che la guerra termini a breve tempo», ha concluso.

 |  02 Maggio

Mosca: «Macron vuole inviare truppe? Lo ripete ogni settimana»

Le dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina «sono in qualche modo legate ai giorni della settimana, è una sorta di ciclo». Lo ha affermato all'agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando l'intervista rilasciata dal leader francese all'Economist.

 |  02 Maggio

La Lettonia donerà all'Ucraina 103 droni «Irsis»

La Lettonia ha comunicato oggi che invierà 103 droni «Irsis» di fabbricazione locale all'Ucraina. Secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa di Riga, i droni sono stati prodotti utilizzando i 100.000 euro donati a tal fine da privati nei primi mesi del 2024. La Lettonia è stato uno dei primi Paesi della coalizione internazionale a fornire droni all'Ucraina, coalizione di cui fanno parte anche Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Germania, Svezia, Regno unito e Canada. La coalizione intende consegnare all'Ucraina in totale un milione di droni. 

 |  02 Maggio

Nato: «Preoccupa l'aumento di azioni ibride di Mosca»

Gli alleati della Nato sono «profondamente preoccupati» per le recenti «attività maligne» della Russia, di natura ibrida, sull'onda dei casi recenti che hanno portato all'indagine e all'incriminazione di più individui in Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca. Lo comunica il quartier generale dell'Alleanza Atlantica. «Questi incidenti fanno parte di una campagna sempre più intensa di attività che la Russia continua a svolgere in tutta l'area euro-atlantica, anche sul territorio dell'Alleanza e attraverso intermediari», sostiene la Nato. 

 |  02 Maggio

Zelensky:« Bisogna accelerare la consegna degli aiuti militari» 

«Il ministro della Difesa Rustem Umerov ha presentato un rapporto sui tempi di consegna delle armi dei partner nell'ambito dei pacchetti di aiuti annunciati. Ho incaricato di adottare tutte le misure possibili per abbreviare i termini. Ciò vale soprattutto per la fornitura di attrezzature di difesa aerea per la protezione delle vite umane e delle infrastrutture energetiche». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo dell'ultima riunione con lo Stato maggiore ucraino.

 |  02 Maggio

Il presidente Zurabishbvili: «La Georgia non è e non sarà mai pro-Russia» 

La Georgia non è mai stata pro-Russia e non lo sarà mai. Lo ha detto all'emittente radiofonica francese «France Inter» la presidente della Georgia, Salome Zurabishvili. La legge sull'influenza straniere voluta dal governo georgiano, contro il quale la presidente è in opposizione, è stato concepito sul modello «di una legge russa», ha detto Zurabishvili. «È in gioco il futuro europeo della Georgia» e la sua «indipendenza», ha detto la presidente. «È per questo che tutti scendono in strada, a cominciare dalla gioventù georgiana», ha aggiunto Zurabishvili.

 |  02 Maggio

Zelensky licenzia il capo della cybersecurity dell'Sbu per sospetta corruzione 

Volodymyr Zelensky ha licenziato il capo della sicurezza informatica del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), Illia Vitiuk, che era stato già sospeso dal suo incarico a causa di un'indagine per sospetta corruzione. Lo rendono noto i media locali. Lo scorso 4 aprile il quotidiano investigativo Slidstvo.Info aveva scritto che la famiglia di Vitiuk aveva acquistato beni immobili di lusso a Kiev a prezzi inferiori rispetto al valore di mercato. Lo stesso giornale ha poi denunciato che il giornalista che ha condotto l'inchiesta è stato preso di mira per ritorsione dagli ufficiali di leva, assistiti da funzionari dell'Sbu. Su Vitiuk la procura ha aperto un'indagine per possibile abuso d'ufficio e ostruzione all'attività professionale di un giornalista. Il Kyiv Independent sottolinea che si tratta dell'ennesimo episodio che dimostra la crescente pressione delle autorità sui media. A gennaio, Bihus.Info aveva pubblicato un'indagine che aveva rivelato mesi di sorveglianza della sua squadra da parte del Dipartimento per la Protezione dello Stato Nazionale della Sbu. In seguito, Zelensky aveva rimosso il capo di quel dipartimento, Roman Semenchenko.

 |  02 Maggio

Il Cremlino: «La conferenza per la pace in Svizzera? Risultati impossibili senza la Russia» 

«Non capiamo che tipo di pietra miliare sia questa conferenza di pace. Che genere di conferenza seria con aspettative serie, di che tipo di risultati si possa parlare senza una partecipazione russa. È assolutamente impossibile». Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parla così della conferenza di pace sull'Ucraina prevista a metà giugno in Svizzera. «È un genere di iniziativa che non è stata concepita per ottenere risultati», ha aggiunto nelle dichiarazioni rilanciate dall'agenzia russa Tass dopo che il presidente ucraino ha confermato che il «vertice per la pace si svolgerà il 15 e 16 giugno a Burgenstock, vicino a Lucerna». La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni alla conferenza, ma tra queste non c'è la Russia.

 |  02 Maggio

Bombe russe nell'oblast di Kharkiv: feriti sei bambini e un anziano 

Sei bambini e un anziano sono rimasti feriti da bombe guidate lanciate dalle forze armate russe su un edificio civile nella città di Derhachi nell'oblast di Kharkiv, in Ucraina. Lo rende noto il governatore regionale Oleh Syniehubov. L'Amministrazione militare regionale di Kharkiv ha precisato che i bambini sono rimasti feriti agli arti.

 |  02 Maggio

La Russia annuncia la conquista di due villaggi vicino ad Avdiivka

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver preso il controllo di due villaggi situati vicino ad Avdiivka, nell'oblast di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Secondo quanto riferito in una nota citata dai media russi, le truppe di Mosca hanno conquistato Berdychi e Ocheretyne. Il primo è situato a circa 10 chilometri a nord-ovest di Avdiivka (da cui gli ucraini si sono ritirati a febbraio), il secondo è poco più distante, ma nella stessa direzione. La notizia arriva mentre Kiev continua ad aspettare l'arrivo della maggior parte degli aiuti militari americani che di recente sono stati approvati dal Congresso. Lo scorso fine settimana, il comandante in capo delle forze ucraine, Oleksandr Syrsky, aveva annunciato il ritiro da Berdychi e da altri due villaggi vicini per proteggere «la vita dei nostri difensori». Fonti militari ucraine, citate dall'agenzia Dpa, hanno precisato che ora gli scontri più pesanti nel Donetsk si registrano nelle zone di Pokrovsk e Kurakhove.

 |  02 Maggio

Gazprom annuncia 6.9 miliardi di dollari di perdite nel 2023 a causa del crollo delle vendite in Europa 

Il gigante russo Gazprom ha ammesso che le vendite di gas all'Europa si sono più che dimezzate, passando da un utile netto di 1,2 trilioni di rubli nel 2022 a una perdita netta di 629 miliardi di rubli (6,9 miliardi di dollari) lo scorso anno. Secondo l'agenzia di stampa Interfax, gli analisti si aspettavano un utile netto di 447 miliardi di rubli. Le esportazioni di gas della Russia verso l'Europa, un tempo il suo principale mercato di esportazione, hanno subito un brusco calo a causa delle ripercussioni politiche del conflitto in Ucraina. Secondo i calcoli di Reuters, le forniture di gas naturale di Gazprom all'Europa sono crollate del 55,6% a 28,3 miliardi di metri cubi nel 2023.

 |  02 Maggio

Biden: «Sull'immigrazione il Giappone è xenofobo come la Cina e la Russia» 

Il Giappone è «xenofobo» sull'immigrazione, così come la Cina e la Russia. Lo ha detto Joe Biden nel corso di un evento di raccolta fondi a porte chiuse. Uno dei motivi per cui «la nostra economia sta crescendo è perché diamo il benvenuto agli immigrati. Il motivo per cui la Cina è in stallo economicamente? Perché il Giappone ha problemi? E perché li ha la Russia? Perché sono xenofobi, non vogliono immigrati», ha spiegato Biden.

 |  02 Maggio

L'ambasciata russa in Svizzera: «Il summit di pace non ha senso»

La Russia è a conoscenza della decisione della Svizzera di non invitare dei rappresentanti di Mosca al summit per la pace in Ucraina che si terrà dal 15 al 16 giugno a Burgenstock. Lo ha affermato un portavoce dell'ambasciata russa a Berna all'agenzia di stampa «Ria Novosti». «Abbiamo preso atto della dichiarazione del ministero degli Esteri svizzero. La nostra posizione rimane la stessa: non ha senso parlare dell'avvio di un processo di pace senza la partecipazione della Russia», ha osservato la missione diplomatica russa. L'ambasciata ha aggiunto che la Russia non accetterà gli ultimatum suggeriti dalla formula di pace ucraina.

 |  02 Maggio

Spagna pronta a guidare il contingente Nato in Slovacchia 

Madrid assumerà a partire da luglio il comando del contingente Nato presente in Slovacchia nell'ambito della strategia di rafforzamento del fianco est dell'alleanza: un impegno che, secondo la ministra della Difesa Margarita Robles, «dimostra ancora una volta la solidarietà della Spagna nei confronti dei Paesi alleati, con relazioni magnifiche, in questo caso con la Slovacchia». Come anche riportato dall'agenzia di stampa Efe, Robles oggi ha fatto visita agli oltre 600 soldati spagnoli già presenti in Slovacchia. In totale, il contingente iberico nel Paese sarà composto da 750 militari, all'incirca la metà del contingente alleato nel Paese. Robles, informa il ministero da lei guidato, ha anche incontrato il suo omologo slovacco. Entrambi hanno evidenziato «l'impegno dei due Paesi a continuare a sostenere l'Ucraina», recita una nota.

 |  02 Maggio

Documentati tre episodi di violazione del diritto internazionale

La video denuncia di Human Rights Watch: i soldati ucraini uccisi dopo la resa

Soldati ucraini uccisi
 |  02 Maggio

Zelensky: «Possiamo fermare il terrore solo con la forza» 

Solo con la forza possiamo fermare il terrore. A scriverlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio postato su X in cui ricorda che «nel solo mese di aprile, i terroristi russi hanno utilizzato più di 300 missili di vario tipo, quasi 300 droni “Shahed” e più di 3.200 bombe aeree guidate contro l'Ucraina. Le nostre città e comunità, dalla regione di Sumy alla regione di Odessa, di Dnipropetrovsk, di Kharkiv, di Donetsk, di Mykolaiv e Kherson soffrono di questo terrore deliberato e vigliacco ogni giorno e notte». «Migliaia di vite umane - prosegue - sono state salvate grazie all'aiuto di leader e paesi che hanno già sostenuto il nostro scudo aereo e che stanno già esercitando una pressione efficace con le sanzioni contro la macchina da guerra russa. Tuttavia, purtroppo, molte vite sono state portate via da questi attacchi. Ed è solo attraverso la forza che possiamo fermare questo terrore. La forza del nostro popolo, la forza dell'unità mondiale, la forza della pressione sulla Russia, la forza dei sistemi di difesa aerea forniti all'Ucraina, la forza dei nostri soldati che tengono la prima linea. Tutti coloro che lavorano per la nostra forza e per la nostra difesa contro la Russia sono veri difensori della vita».

 |  02 Maggio

Mosca ricorda il massacro di Odessa: «I colpevoli saranno puniti» 

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha reso omaggio oggi alle vittime del rogo appiccato esattamente dieci anni fa da estremisti nazionalisti ucraini alla Casa dei Sindacati di Odessa, dove morirono 48 filorussi e altri 240 rimasero feriti. «Siamo fiduciosi che non sia lontano il giorno in cui Odessa, dopo essersi liberata del giogo dei moderni banderiti, diventerà di nuovo una città veramente libera, dove persone di diverse nazionalità vivranno in pace e armonia», ha sottolineato la portavoce, citata dall'agenzia Tass, con riferimento a Stepan Bandera, il nazionalista ucraino antirusso alleatosi con i nazisti durante l'invasione tedesca nella Seconda guerra mondiale. «Siamo convinti che prima o poi la giusta punizione colpirà gli autori e gli ispiratori di questo barbaro crimine, che non ha termini di prescrizione», ha aggiunto Zakharova, secondo la quale l'indagine su questo episodio, «avviata da Kiev sotto la pressione di organizzazioni internazionali, si è trasformata in una farsa». Il 2 maggio del 2014, dopo scontri nella città ucraina sul Mar Nero tra gruppi ucraini e filorussi, questi ultimi si rifugiarono nella Casa dei Sindacati, che fu circondata dalle frange più radicali dei filo Kiev e fu data alle fiamme.

 |  02 Maggio

Mosca: «Macron? Frasi che seguono il suo ciclo settimanale» 

Le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che è tornato a ipotizzare l'invio di truppe in Ucraina, «sono in qualche modo legate ai giorni della settimana». Lo ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Apparentemente, questo ha qualcosa a che fare con i giorni della settimana, questo è il suo ciclo», ha affermato la portavoce.

 |  02 Maggio

Salvini: «Mai un soldato italiano a morire nel nome di Macron» 

«Mai un soldato italiano a morire nel nome di Macron. Io la penso così». Lo afferma sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini commentando l'intervista a The Economist del presidente francese Emmanuel Macron che non esclude l'invio di truppe occidentali in aiuto all'Ucraina.

 |  02 Maggio

Tajani sostiene le imprese: «Faremo capire a Mosca che l'Italia vi sostiene» 

«Vogliamo far capire alla Russia che dietro di voi c'è un governo, c'è un sistema Italia che tutela i vostri interessi che sono interessi italiani». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo una riunione del Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia convocata in seguito alle recenti misure disposte dal governo russo nei confronti di alcune aziende straniere, tra cui Ariston Thermo Group.

 |  02 Maggio

Kiev: «Le forze russe sfondano vicino ad Avdiivka, pesanti scontri» 

Le forze russe sono riuscite a sfondare e a prendere piede a Ocheretiny nella zona di Avdiivka, in Donetsk, le difese ucraine hanno schierato le riserve per stabilizzare la situazione. Lo ha riferito in tv il portavoce del comando militare `Khortytsia´ Nazar Voloshyn citato da Rbc-Ukraine. «La situazione è tale che il nemico è riuscito a sfondare in questo insediamento. Una parte, sotto controllo nemico, è sotto il nostro controllo di fuoco. Stiamo adottando misure per scacciarli da lì. Sono in corso pesanti combattimenti, le Forze armate ucraine stanno controllando la situazione», ha dichiarato Voloshyn.

 |  02 Maggio

Macron: «Abbiamo esitato troppo, la Russia non può vincere» 

«Abbiamo senza dubbio esitato troppo mettendo dei limiti alla nostra azione verso qualcuno che non ne ha più e che è l'aggressore» ha detto Macron, aggiungendo: «Io ho un obiettivo strategico chiaro: la Russia non può vincere in Ucraina. Se la Russia vince in Ucraina, noi non avremo più sicurezza in Europa. Chi può affermare che la Russia si fermerà lì? Quale sicurezza per gli altri paesi vicini, la Moldavia, la Romania, la Polonia, la Lituania, e tanti altri? E ancora, quale credibilità per gli europei che avrebbero speso miliardi, che avrebbero detto che era in gioco la sopravvivenza del continente e che non si sarebbero concessi poi gli strumenti per fermare la Russia? Quindi, sì, non dobbiamo escludere niente».

 |  02 Maggio

Tajani: «Lavoriamo per una pace giusta, auspico un intervento del G20 e della Cina» 

Per l'Ucraina «cerchiammo di ottenere una pace giusta». E per raggiungere questo obiettivo il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un «lungo colloquio con il ministro degli Esteri brasiliano», Mauro Vieira, in quanto «il Brasile è presidente di turno del G20». Intervenendo al Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia, Tajani ha quindi spiegato che auspica «un intervento del G20 e della Cina» per mettere fine al conflitto in Ucraina.

 |  02 Maggio

Tajani: «Bisogna evitare altri casi Ariston, il tavolo con le aziende sia permanente» 

È un «approccio concreto per risolvere i problemi che le aziende italiane hanno nella Federazione russa» quello del governo italiano che si è «attivato immediatamente» dopo il caso Ariston, anche per «evitare che ripetano casi simili». Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia. «Questa riunione operativa ha come obiettivo quello di esprimere alle aziende la maggiore tutela possibile da parte del governo», ha aggiunto Tajani proponendo che «può diventare un tavolo permanente e non una tantum». Il titolare della Farnesina ha quindi affermato che «continueremo a sostenere le aziende italiane in un momento complicato per quanto riguarda la loro presenza nella Federazione russa», mettendo in campo «tutti gli strumenti politici e organizzativi che abbiamo a disposizione»

 |  02 Maggio

Zelensky: «Solo in aprile sono stati lanciati sull'Ucraina 3.800 missili e bombe» 

«Solo nel mese di aprile, i russi hanno utilizzato più di 300 missili di diverso tipo, quasi 300 droni e più di 3.200 bombe aeree guidate contro l'Ucraina. Le nostre città, da Sumy a Odessa, Dnipro, Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Kherson, soffrono questo vile terrore ogni giorno e ogni notte». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Migliaia di vite sono state salvate grazie all'aiuto dei Paesi che hanno sostenuto il nostro scudo aereo. Sfortunatamente, molte vite sono state portate via da questi attacchi. Chiunque lavori per la difesa contro la Russia è un vero e proprio salvatore di vite», ha aggiunto.

 |  02 Maggio

Lunedì a Bruxelles il forum Ue-Ucraina sulla Difesa 

Lunedì l'Ue ospiterà a Bruxelles il Forum Ue-Ucraina delle industrie della difesa. Oltre 350 rappresentanti delle istituzioni europee, dei governi, delle industrie della difesa europee e ucraine, delle associazioni industriali, dei principali paesi partner e delle organizzazioni si riuniranno per rafforzare la cooperazione industriale nel settore della difesa tra l'Ue e l'Ucraina. L'evento è organizzato con il sostegno della Presidenza belga dell'Ue e dell'Associazione delle industrie aerospaziali, di sicurezza e di difesa d'Europa. L'evento inizierà con una conferenza di alto livello al mattino, seguita da una sessione di incontri d'affari nel pomeriggio. Il Forum mira a rafforzare la cooperazione tra le industrie della difesa europee e ucraine e ad aiutare l'Ucraina a ottenere capacità nelle aree prioritarie di cui ha più bisogno: difesa aerea, munizioni, missili e droni.

 |  02 Maggio

Macron «non esclude» l'invio di «truppe di terra se Mosca sfonda il fronte» e Kiev lo chiede

Il presidente francese Emmanuel Macron torna a ribadire che «non si può escludere» l'invio di truppe di terra in Ucraina - a due condizioni precise, però: se Mosca «sfonda le linee del fronte» e se Kiev lo richiede. 

Macron, in una  intervista all'Economist, spiega che «se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina - cosa che oggi non avviene - dovremmo legittimamente porci la domanda. Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni», quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e aerei all'Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto. 

​Già a febbraio, Macron aveva detto: «Non si può escludere l’invio di truppe occidentali in Ucraina»: parole che erano state accolte come «un segnale nella giusta direzione» da Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza di Kiev, e con un coro di no dai Paesi Nato.

 |  02 Maggio

E Mosca mette in mostra le armi occidentali catturate: «Segno dell'aggressione Nato contro di noi»

(Francesco Battistini, inviato in Ucraina) Hanno scelto il Parco della Vittoria, su quella Collina degli Inchini che un tempo invitava i visitatori ad abbassare la testa davanti alla potenza di Mosca. Dove si celebrano da sempre i trionfi russi, su Napoleone come sul nazifascismo. Dove si passa sotto un Arc de Triomphe stile parigino e fra le quindici colonne di Putin, che simboleggiano gli storici fronti dell’Armata Rossa. E dove da questo Primo Maggio sono esposti, a monito permanente e per un mese, i trofei Nato conquistati in Ucraina

Una quarantina di blindati, di droni e di lanciarazzi, più armi leggere, mappe militari, documenti di militari ucraini. Un carrarmato americano Abrams M1 perforato, un Bradley inglese sventrato, un Leopard 1 e un Marder tedeschi danneggiati, un Amx-10RC francese bruciato. A quanto si vede, nessun mezzo di fabbricazione italiana. (...) Non si sa chi e come e dove le abbia recuperate, ma quelle carcasse son quel che serve a Putin per un’anteprima della grande parata del 9 maggio, quella che sulla Piazza Rossa festeggerà la vittoria nella Seconda guerra mondiale. (...)

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha spedito a tutti i diplomatici occidentali presenti a Mosca un invito perché visitino l’esposizione: «È l’occasione di vedere come l’Occidente sta distruggendo la pace sul pianeta». E’È anche l’occasione di raccontare la storia e la cronaca secondo il verbo putiniano: «Quest’esibizione – dice la Zakharova - sarà di grande interesse per tutti coloro che ancora credono nei mitizzati ‘valori occidentali’. O proprio non riescono a rendersi conto dell’aggressione scatenata dalla Nato contro il popolo russo».

​(Qui l'articolo completo)

 |  02 Maggio

Russia: «Conquistato un altro villaggio nel Donbass»

L'esercito russo ha reso noto di aver «completamente liberato» - la dizione che Mosca utilizaz per indicare l'occupazione di territorio ucraino - il villaggio di Berdychi, nell'autoproclamata repubblica di Donetsk. 

Il villaggio si trova alla periferia di Avdiivka in quella che viene definita una «strada chiave» per il rifornimento delle truppe ucraine nel Donbass.

 |  02 Maggio

La denuncia di Kiev: «Mosca lancia droni dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia»

Secondo il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina, Andry Chernyak , l'esercito russo lancia droni kamikaze dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, approfittando del fatto che le forze ucraine non possono rispondere al fuoco. 

Secondo Chernyak - che ha mostrato un video in cui si vede «un drone Fpv russo con la sigla UT4D.TT, in dotazione al ministero della Difesa russo», le truppe di occupazione hanno attrezzato le rampe di lancio per i droni proprio accanto al sesto reattore della centrale. 

 |  02 Maggio

L'esercito russo «ha ucciso a sangue freddo militari disposti ad arrendersi»

La denuncia arriva da Human Rights Watch: le forze russe avrebbero giustiziato «a sangue freddo», dall'inizio di dicembre, almeno 15 militari ucraini che volevano arrendersi sul fronte e altri sei che si erano già arresi o erano in procinto di farlo. 

L'organizzazione non governativa ha analizzato filmati realizzati dai droni del 2 e 27 dicembre e del 16, 19 e 25 febbraio scorsi. 

Sebbene in alcuni casi gli esperti non siano stati in grado di verificare il luogo esatto degli eventi, hanno riscontrato che le vittime erano soldati non più impegnati in combattimento e quindi non dovevano essere considerati un obiettivo, nonostante l'esistenza di un conflitto armato.

In uno di questi casi, le immagini mostrano addirittura come almeno sette soldati ucraini abbiano lasciato la trincea e si siano tolti le protezioni per mettersi di fronte a cinque soldati russi armati. Tre di questi ultimi hanno aperto il fuoco e sei ucraini sono caduti al suolo, mentre il settimo ha cercato senza successo di tornare in trincea prima di essere abbattuto. 

In un altro video, presumibilmente catturato da un drone russo, si sente una voce che proclama: «Non fate prigionieri, sparate a tutti». 

Secondo Human rights watch, non si tratta di episodi isolati: i rapporti della missione delle Nazioni Unite per i diritti umani registrano anche casi di esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022 e la Procura ucraina ha 27 indagini aperte sulla morte di 54 prigionieri di guerra.

(Qui il report completo di HRW, da cui è tratta l'immagine qui sotto)

Human Rights Watch
 |  02 Maggio

La distruzione di Chasiv Yar e lo scontro sulle armi chimiche

(Francesco Battistini, inviato) La distruzione totale di Chasiv Yar, che vista dai droni è una cittadina (12mila abitanti) ormai totalmente carbonizzata, consente ai russi di controllare adesso dall’alto (una collina) il fronte orientale e di lanciare una prossima offensiva di primavera. 

La cittadina è andata perduta, secondo gli ucraini, per il ritardo nell’arrivo di munizioni dagli Usa: s’aggiunge a Bakhmut e Avdiivka, fra le più distrutte della guerra. 

Intanto dopo le bombe a grappolo, che l’Ucraina accusa i russi d’avere usato su Odessa, ecco l’accusa sulle armi chimiche. A formularla è direttamente il Dipartimento di Stato Usa, che ha sanzionato una sessantina di aziende russe (e cinesi) per la produzione e l’uso d’un potente nervino che provoca soffocamento. Mosca nega.

This photo taken from a drone video provided by Ukraine Patrol Police, shows devastation in Chasiv Yar, an eastern Ukrainian city Russia is assaulting, Ukraine, Monday, April 29, 2024. The footage shows the community of Chasiv Yar - which is set amid green fields and woodland - reduced to a skeletal ghost town with few residents left. The apocalyptic scene is reminiscent of the cities of Bakhmut and Avdiivka, which Ukraine yielded after months of bombardment and huge losses for the Kremlin?s forces. (Ukraine Patrol Police via AP)
 |  02 Maggio

Il video dal drone

Ucraina, la distruzione della città di Chasiv Yar

La distruzione della città di Chasiv Yar
 |  02 Maggio

«La città orientale ucraina di Chasiv Yar è carbonizzata»

La città di Chasiv Yar è da mesi uno degli obiettivi dell'Armata russa: la sua posizione la rende decisiva per poter avanzare nella conquista del Donbass. Ora un filmato ripreso da un drone e pubblicato dalla Associated Press mostra quel che resta, ormai, di questa città: pochissimo.

Gli edifici sono carbonizzati, solo la cupola dorata della chiesa è intatta, ma l'edificio è stato gravemente danneggiato. 

La cattura totale della città consentirebbe all'esercito del Cremlino «il controllo della collina da dove attaccare la spina dorsale della difesa ucraina. La distruzione sottolinea la tattica della terra bruciata che la Russia ha utilizzato durante più di due anni di guerra», scrive Ap.

 |  02 Maggio

Abbattuti tre droni nei pressi di una raffineria russa

La difesa aera russa ha abbattuto nella notte droni presumibilmente ucraini vicino a una raffineria di petrolio nella regione russa di Krasnodar: lo hanno reso noto il canale Telegram russo Shot e fonti dei media russi, come riporta Rbc-Ucraina. Shot scrive che esplosioni sono state udite vicino al villaggio russo di Afipskyi, dove si trova una raffineria di petrolio, aggiungendo che alcuni droni avevano preso di mira l'impianto ma sono stati abbattuti. Fonti dei media russi parlano di droni ucraini. «Testimoni oculari hanno riferito a Shot che una prima esplosione sul villaggio è stata udita alle 3:10 del mattino (le 2:10 in Italia, ndr) - si legge nel messaggio del canale russo -. Poi, il rumore del motore nel cielo è continuato e si sono udite altre due esplosioni. In precedenza, i droni stavano volando verso la raffineria di petrolio, ma sono stati abbattuti dal fuoco della contraerea». Nessun commento per ora da parte del governatore della regione.

 |  02 Maggio

Usa: Mosca ha usato «un'arma chimica» contro le forze ucraine

La Russia ha usato «un'arma chimica» contro le forze ucraine: lo ha reso noto il Dipartimento di Stato americano. In particolare, secondo l'accusa mossa dal Pentagono, le truppe di Mosca avrebbero utilizzato l'agente chimico conosciuto come cloropicrina, in violazione alla Convenzione internazionale sulle armi chimiche.

 |  01 Maggio

Droni ucraini contro infrastrutture energetiche in Russia

Infrastrutture energetiche sono state danneggiate nella regione russa di
Oryol a seguito di un attacco di droni ucraini: lo riferisce il governatore
della regione, Andrey Klychkov, citato dalla Tass. «La regione di Oryol è stata nuovamente attaccata dai droni nemici. Le infrastrutture energetiche sono state danneggiate nel  distretti di Glazunovsky e Sverdlovsky, lasciando diverse case senza elettricità», ha scritto il governatore su Telegram.

2 maggio, 01:09 - Aggiornata il 3 maggio, 07:46