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Le notizie di giovedì 25 aprile sulla guerra tra Russia e Ucraina

di Redazione Online

Le notizie di giovedì 25 aprile sulla guerra in Ucraina

La nave russa Angara ormeggiata in Cina: si sospetta porti armi dalla Corea del Nord alla Russia per la guerra contro l'Ucraina

La nave russa Angara, ormeggiata in un porto della Cina (Reuters)

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  • È il 789° giorno di guerra in Ucraina
  • Il Pentagono ha dato il via libera a 1 miliardo di dollari di nuove armi all'Ucraina
  • Kiev ha già ricevuto in segreto i primi missili a lunga gittata statunitensi ATACMS, nelle scorse settimane
 |  26 Aprile

La Svezia schiererà tank Cv90 e Leopard 2 in Lettonia 

La Svezia schiererà in Lettonia unità meccanizzate che includeranno carri armati CV90 e Leopard 2. Lo ha annunciato il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, nel corso di un incontro, tenutosi oggi a Stoccolma, con la sua omologa lettone, Evika Silina. «Rafforzare la sicurezza della regione baltica è oggi ancor più urgente di quanto non lo fosse precedentemente», ha commentato Silina. «La decisione del governo svedese di avviare ufficialmente i preparativi per il dispiegamento di alcune delle sue unità delle forze armate in Lettonia è un'ottima notizia per rafforzare la nostra sicurezza comune».

​Nel corso del colloquio, i due primi ministri hanno convenuto che il sostegno all'Ucraina deve continuare senza soluzione di continuità e che maggiori sforzi devono essere dispiegati dai Paesi europei per rafforzare la resilienza e contrastare la disinformazione e la propaganda russe. Nel corso della giornata, Silina ha incontrato anche il presidente di Saab, Micael Johansson, con il quale ha discusso delle possibilità di collaborazione con la Lettonia con particolare riguardo allo sviluppo dell'industria militare nel Paese.

 |  25 Aprile

Pronti altri aiuti dagli Usa per Kiev da 6 miliardi di dollari 

Gli Usa stanno dando gli ultimi ritocchi ad un pacchetto di aiuti a Kiev da 6 miliardi, uno dei più grandi finora, con Patriot, munizione per artiglieria, droni, armi anti droni, missili aria-aria per i caccia. Lo riferisce Politico citando due dirigenti americani. Il pacchetto potrebbe essere annunciato domani e attinge ai 61 miliardi di fondi appena approvati dal Congresso. Ma si tratta di armamenti da produrre, non da prelevare dagli arsenali, quindi occorreranno anni prima che arrivino in Ucraina.

 |  25 Aprile

Polonia e Lituania: «Siamo pronti a rimandare i coscritti in Ucraina»

Polonia e Lituania hanno dichiarato di essere pronte ad aiutare le autorità ucraine a rimpatriare nel Paese gli uomini soggetti alla coscrizione militare, dopo che Kiev ha annunciato questa settimana la sospensione dei servizi consolari per i cittadini che si trovano all'estero. Lo scrive il Guardian. «Da tempo suggeriamo di aiutare la parte ucraina a garantire che le persone soggette al servizio militare (obbligatorio) vadano in Ucraina», ha detto Wladislaw Kosiniak-Kamysz, ministro della Difesa polacco, al canale televisivo Polsat, senza però fornire ulteriori dettagli su quali meccanismi potrebbero essere utilizzati. L'omologo lituano  ha affermato che il suo paese potrebbe compiere sforzi simili. «L'Ucraina è molto a corto di riserve da mobilitare. Questo non è giusto nei confronti di quei cittadini che lottano per il loro Paese», ha detto giovedì. L'Ucraina sta lottando per superare un enorme deficit di attrezzature e personale rispetto alle truppe russe in prima linea. Il parlamento ha recentemente approvato una nuova legge sulla mobilitazione, che abbassa l'età in cui gli uomini possono essere arruolati da 27 a 25 anni. Mercoledì il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto al Guardian che è inaccettabile che uomini ucraini fuori dal paese «si siedano nei ristoranti» mentre altri stanno morendo, e ha detto che la decisione era in parte una dimostrazione di equità verso coloro che sono al fronte.

 |  25 Aprile

La Cina, le armi alla Russia e la nave dei misteri 

Il timore che la Cina fornisca aiuti militari alla Russia di Putin serpeggia, dall'inizio della guerra, nelle cancellerie occidentali. Le immagini che l'agenzia Reuters è riuscita a ottenere, in esclusiva, potrebbero rendere quel timore ben più forte di un sospetto.

La Cina sta fornendo infatti ormeggio a un cargo russo che si trova sotto le sanzioni degli Stati Uniti e che è implicato in trasferimenti di armi dalla Corea del Nord alla Russia.

Il think tank britannico Royal United Services Institute (Rusi) ha dichiarato che la nave russa Angara, che dall'agosto 2023 ha trasferito nei porti russi migliaia di container che si ritiene contengano munizioni nordcoreane, è ancorata in un cantiere navale cinese nella provincia orientale di Zhejiang da febbraio.

Nelle ultime settimane, i funzionari Usa hanno lanciato avvertimenti sempre più duri su quello che, a loro dire, è l'aiuto (decisivo) della Cina per la ricostruzione della Russia dopo le prime battute d'arresto nella guerra in Ucraina.

Il tema sarà indubitabilmente sollevato nel corso della visita a Pechino del Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Il numero 2 del Dipartimento di Stato, Kurt Campbell, ha dichiarato che Washington «non starà a guardare» se Pechino aumenterà il suo sostegno a Mosca.

Le immagini satellitari di Planet Labs mostrano che la nave Angara è ormeggiata allo Zhoushan Xinya, il più grande porto privato della Cina per la riparazione di navi, che si trova a Zhejiang.

Il cargo - identificato anche grazie al fatto che ha acceso, pur se per un brevissimo periodo, il transponder - ha fatto almeno 11 viaggi tra la Corea del Nord e la Russia dall'agosto scorso.

La Cina sostiene di non avere informazioni in merito.

 |  25 Aprile

Festini erotici a Mosca, multata la presentatrice tv tra gli organizzatori: «Discreditavano l'esercito» 

Un tribunale di Mosca ha inflitto una multa di 50.000 rubli (560 dollari) alla presentatrice TV e attrice Anastasia Ivleeva, diventata nota per aver ospitato un "festino erotico" per il quale incoraggiava i suoi ospiti a «indossare quasi nulla». 

Ivleeva, i cui festini avevano suscitato scandalo nell'opinione pubblica russa sempre più tradizionalista, non si è presentata in tribunale per il caso non penale, in cui è stata multata per due post sui social media nei primi giorni dell'invasione russa dell'Ucraina che chiedevano pace e negoziazioni. Il tribunale l'ha ritenuta colpevole di violare una legge che penalizza le dichiarazioni che discreditano l'esercito, anche se la legge è stata approvata diversi giorni dopo i post.

Le foto della festa avevano circolato ampiamente sui social media. Legislatori conservatori, blogger e altri avevano quindi scatenato una tempesta di critiche, sostenendo che le immagini fossero indecorose, persino antipatriottiche, per un paese coinvolto in una guerra. Il rapper era stato condannato a un totale di 25 giorni di prigione per condotta disordinata e multato di 200.000 rubli (22.000 dollari) per aver diffuso "propaganda LGBTQ" in un video. Una causa contro Ivleeva, che affermava danni morali e richiedeva il pagamento di 11 milioni di dollari a un fondo di sostegno ai soldati che combattono in Ucraina, è stata respinta dal tribunale a gennaio per motivi giurisdizionali.

 |  25 Aprile

Stolteberg: «Non è troppo tardi perché l'Ucraina prevalga» 

«Non è troppo tardi per far prevalere l'Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in visita a Berlino.

 |  25 Aprile

Zelensky: «Rafforziamo il nostro settore dell'industria militare» 

L'Ucraina continuerà a rafforzare il proprio settore dell'industria militare, che ha un «potenziale enorme» per le esportazioni, una volta ottenuta la vittoria sulla Russia. È quanto ha affermato su Telegram il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, a seguito di una riunione dello Stato maggiore. Il presidente ha precisato che le autorita' del Paese stanno lavorando con i partner internazionali per produrre armi con i fondi forniti dall'estero. «Questo settore ci aiuta a resistere ora e ha un enorme potenziale di esportazione dopo la vittoria. Massimizziamo il suo sviluppo. Una volta alla settimana riceverò un rapporto sui nuovi contratti per il periodo di riferimento», ha affermato il capo dello Stato.

 |  25 Aprile

Biden visiterà la Francia alla vigilia delle elezioni europee 

L'Eliseo ha proposto al presidente americano, Joe Biden, di rimanere in Francia dopo il 6 giugno e le celebrazioni dell'80/o anniversario dello Sbarco in Normandia, per una visita di stato che cadrebbe proprio alla vigilia delle elezioni europee di domenica 9 giugno: lo scrive stasera il quotidiano Le Parisien. Le cerimonie per gli 80 anni dello Sbarco prevedono un grande appuntamento il 6 per tutti i Grandi del mondo sulle storiche spiagge di Omaha Beach, senza Vladimir Putin, non invitato. L'indomani, altra cerimonia in Normandia, a Baueux. L'idea di Parigi sarebbe di prolungare il passaggio in Francia del capo della Casa Bianca, anche se - per motivi di sicurezza - né l'Eliseo né l'ambasciata americana confermano al momento. Una fonte francese, citata dal quotidiano, sottolinea che «questa sequenza diplomatica rafforzata sarà facile da organizzare, poiché un'enorme delegazione americana arriverà in Francia per i festeggiamenti dello Sbarco». La visita di Biden, che avverrebbe nei due giorni successivi, consentirebbe di parlare di «cooperazione, di Ucraina e, da un punto di vista politico, di mettere in primo piano la questione dei valori democratici in pericolo. Emmanuel Macron, con la campagna per le europee sullo sfondo, e Joe Biden, che deve affrontare Donald Trump nelle presidenziali di novembre, hanno entrambi interesse a portare a buon fine questa iniziativa».

 |  25 Aprile

Usa: «Non tutte le armi arriveranno a Kiev nei prossimi giorni»

«Alcune armi che sono nei nostri magazzini in Polonia arriveranno nei prossimi giorni in Ucraina, per altri equipaggiamenti militari ci vorrà più tempo». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing a bordo dell'Air Force One che sta portando Joe Biden a Syracuse, New York.

 |  25 Aprile

Mosca minaccia la riduzione delle relazioni con gli Usa se dovessero confiscare gli asset russi 

C'è anche la riduzione delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti tra le misure che la Russia si riserva di adottare nei confronti in caso di confisca dei suoi asset congelati. Lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri di Mosca Serghei Ryabkov. «Ridurre le relazioni diplomatiche - ha affermato Ryabkov parlando con l'agenzia Ria Novosti - è ovviamente una delle opzioni. Molti alti esponenti del nostro governo hanno parlato della nostra risposta finanziaria ed economica, una risposta a un tale passo da cui continuiamo a mettere in guardia gli avversari». «Stiamo studiando la forma migliore di reazione, e tra le contromisure vi sono anche azioni contro i beni dei nostri oppositori occidentali», ha aggiunto. La Camera dei Rappresentanti americana ha votato sabato in favore di un disegno di legge che prevede anche la confisca dei beni russi per destinarli all'Ucraina, un passo che Washington sta discutendo anche con i suoi alleati europei nel G7. La stragrande maggioranza dei capitali russi congelati si trovano infatti in Europa.

 |  25 Aprile

Zelensky sente Johnson: «Grazie per il sostegno e gli aiuti a Kiev»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti Usa, Mike Johnson. In un post pubblicato sui social Zelensky ha fatto sapere di aver espresso «sincera gratitudine per la sua leadership che ha garantito un vero sostegno bipartisan agli aiuti all'Ucraina». «Ho sottolineato in particolare l'inclusione nel disegno di legge dei sistemi Atacms a lungo raggio, di cui c'è grande bisogno sul campo di battaglia», ha aggiunto, «gli ho anche rivolto un invito a visitare l'Ucraina».

 |  25 Aprile

Meloni sente Modi e Sunak: focus sull'Ucraina, sul Medio Oriente e il G7

«Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto oggi due conversazioni telefoniche rispettivamente con il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, e il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak. Al centro dei colloqui, oltre alle relazioni bilaterali e all'attualità internazionale con gli ultimi sviluppi in Ucraina e Medio Oriente, le priorità di azione della Presidenza italiana in ambito G7, la migrazione, l'intelligenza artificiale, la sicurezza alimentare e le iniziative italiane in partenariato con le nazioni africane». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

 |  25 Aprile

Il Parlamento europeo approva la risoluzione con le misure contro le interferenze della Russia in vista delle elezioni 

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione con misure per contrastare possibili interferenze del Cremlino, anche in vista delle elezioni europee di giugno. Fra le misure introdotte, il rafforzamento della sicurezza e delle inchieste interne e una preparazione sulla sicurezza obbligatoria per tutti i deputati e i loro staff. La risoluzione è stata definita in relazione al caso del deputato dell'AfD tedesca, e capolista del partito alle elezioni di giugno, Maximilian Krah, sotto inchiesta in Germania per il sospetto che abbia ricevuto denaro dalla Russia e dalla Cina. I deputati europei hanno anche chiesto al partito dell'estrema destra tedesco di «dichiarare pubblicamente e senza indugio le sue relazioni finanziarie, in modo particolare con il Cremlino». Un aiuto di Krah è stato arrestato in Germania con l'accusa di spionaggio per la Cina.

 |  25 Aprile

Il ministro dell'agricoltura ucraino si dimette dopo le accuse di corruzione 

Il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solskyi, sospettato di corruzione in relazione all'acquisizione di terreni dello Stato nel 2017-2018, ha presentato le dimissioni. Lo fa sapere il parlamento di Kiev.

 |  25 Aprile

L'ex viceministra della Cultura russa condannata a sette anni di reclusione per abuso di ufficio 

Il tribunale Tverskoj di Mosca ha condannato a sette anni di reclusione l'ex viceministra della Cultura russa, Olga Yarilova, riconosciuta colpevole di abuso d'ufficio. A renderlo noto l'agenzia di stampa «Tass». Inoltre, il tribunale ha disposto una multa di 125 milioni di rubli (1,3 milioni di euro). Yarilova sara' anche interdetta dai pubblici uffici per due anni dopo aver scontato la pena detentiva. Yarilova ha assunto l'incarico nel 2018, e nel settembre 2022 ha rassegnato le dimissioni di propria iniziativa. Secondo l'accusa, la funzionaria ha approfittato del suo incarico pubblico, sfruttando il programma statale per l'educazione culturale della gioventu'. Yarilova ha ottenuto illegalmente lo stanziamento di oltre 125 milioni di rubli dal bilancio statale. L'ex viceministra ha riconosciuto parzialmente la colpa.

 |  25 Aprile

Il tribunale di Mosca congela i contri del viceministro della Difesa Ivanov 

Il tribunale distrettuale di Basmannyj di Mosca ha bloccato i conti del viceministro della Difesa russo, Timur Ivanov, accusato di appropriazione indebita. Lo ha detto all'agenzia di stampa «Ria Novosti» il legale di Ivanov, Denis Baluyev. «Il tribunale ha congelato tutti i conti del mio cliente», ha detto Baluyev. Il tribunale ha ordinato il sequestro anche delle proprieta' immobiliari dell'imputato, ha detto ancora Baluyev, aggiungendo che lo stesso Ivanov non ne e' stato avvisato.

 |  25 Aprile

«Un drone di Kiev ha colpito la regione russa di Bryansk, 4 feriti» 

Un drone kamikaze lanciato dalle forze ucraine ha colpito un autobus nella regione russa di confine di Bryansk ferendo quattro passeggeri, tra i quali un ragazzo di 14 anni. Lo ha reso noto sul suo canale Telegram il governatore, precisando che l'attacco è avvenuto nel villaggio di Kurkovichi, nel distretto municipale di Starodub.

 |  25 Aprile

Lukashenko: «Se l'Ucraina non avvia i negoziati rischia di cessare di esistere» 

«Se l'Ucraina non dà il via a negoziati, perderà la sua statualità e potrà cessare di esistere», ha affermato il Presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, stretto alleato, minoritario, di Vladimir Putin. «E' la situazione migliore per fare la pace e firmare un accordo di pace», ha aggiunto. I russi, ha precisato, «non lasceranno la Crimea o le regioni dell'Est».

 |  25 Aprile

Putin: «Ci sono miriadi di possibilità per un nuovo modello economico» 

La Russia ha una miriade di possibilità, anche finanziarie, per stabilire un nuovo modello economico e finanziario. Lo ha detto giovedì il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo a una riunione con gli imprenditori e industriali russi, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti. «Stiamo parlando di un ampio sviluppo dell'economia e del settore sociale - ha detto Putin -, della creazione in Russia di settori e direzioni praticamente nuovi nell'industria e nel settore dei servizi. Ci sono tutte le opportunità per l`implementazione di un nuovo modello di crescita economica, comprese le risorse statali e le capacità del nostro business interno». «Lo Stato continuerà a sostenere le imprese in Russia affinché lancino progetti promettenti, aumentino gli investimenti di capitale e creino nuovi posti di lavoro - ha aggiunto -. Affinché agiscano negli interessi commerciali e lavorino per migliorare il benessere dei cittadini e del benessere delle famiglie russe». 

 |  25 Aprile

Il capo di Stato maggiore tedesco: «La Russia potrà entrare in guerra con la Nato nel 2029» 

La Russia sarà «nelle condizioni di entrare in guerra con uno Stato della Nato nel 2029», secondo le previsioni delle Forze armate della Germania (Bundeswehr). Questo è «lo scenario peggiore: dobbiamo essere preparati per allora». È quanto dichiarato dal capo di Stato maggiore della Difesa tedesco, il generale di corpo d'armata Carsten Breuer, nel corso di un'intervista che ha rilasciato al settimanale «Focus». In particolare, il generale ha affermato che la Russia si sta riarmando in maniera massiccia con la sua «economia di guerra». Da ciò si può prevedere quando il Paese sarà «nelle condizioni di entrare in guerra contro uno Stato della Nato». Secondo le analisi della Bundeswehr, ha evidenziato Breuer, il conflitto inizierà «nel 2029». Al riguardo, il generale ha osservato: «Penso in termini militari e nello scenario peggiore, dobbiamo essere preparati per allora». Breuer ha poi dichiarato che, in caso di guerra tra la Russia e la Nato, «anche se la Germania non fosse una sezione del fronte, sarebbe comunque il fulcro per i necessari movimenti di truppe» dell'Alleanza atlantica. Pertanto, ha infine affermato il capo di Stato maggiore della Difesa tedesco, «tanto meglio» se la Germania avesse ripristinato per allora il servizio militare obbligatorio, sospeso nel 2011

 |  25 Aprile

Putin annuncia la visita in Cina a maggio 

«Ho in programma una visita a maggio in Cina». Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al congresso dell'Unione russa degli industriali e degli imprenditori, come riporta l'agenzia Tass. Putin non ha specificato la data precisa. La visita in Cina potrebbe essere per Putin il primo viaggio all'estero del nuovo mandato da presidente.

​ Per Putin si tratterà della prima visita all'estero dalla sua rielezione a marzo. Il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, si era già recato in Cina all'inizio di aprile per una visita ufficiale, durante la quale il leader cinese Xi Jinping aveva promesso di rafforzare la cooperazione con Mosca. Pechino e Mosca hanno intensificato la loro cooperazione economica, diplomatica e militare negli ultimi anni e il loro «partenariato strategico» si è consolidato dopo l'offensiva in Ucraina lanciata alla fine di febbraio 2022. Durante la visita di Lavrov, Xi Jinping aveva anche invitato Pechino e Mosca a «unire i paesi del `Sud del mondo´», che comprende le nazioni sudamericane e africane, nonché a «promuovere la riforma del sistema di governance globale». Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali mettono regolarmente in guardia la Cina dal sostenere indirettamente lo sforzo bellico della Russia e la esortano a usare la sua influenza sulla Russia per porre fine al conflitto in Ucraina.

 |  25 Aprile

Attacco aereo russo a Kharkiv, ferite sette persone

Un attacco aereo russo a Kharkiv, nel nordest dell'Ucraina, ha colpito un'area vicina a una stazione ferendo almeno sette persone. 

 |  25 Aprile

Hunt a Kiev, difende i tagli in Gran Bretagna per finanziare le spese militari

I tagli ai servizi pubblici, con cui il Regno Unito intende finanziare l'accelerazione dell'incremento delle spese per la difesa fino al 2,5% del Pil già nel 2030, sono un problema «molto minore» rispetto a «quanto ci costerebbe» un'ipotetica vittoria della Russia di Vladimir Putin nella sua «guerra d'aggressione» in Ucraina. Lo ha affermato il cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, super ministro dell'Economia del governo conservatore di Rishi Sunak, citato dai media britannici a margine di una visita a Kiev dove ieri è stato ricevuto dal presidente Volodymyr Zelensky. Hunt ha ammesso che l'impennata delle spese militari costerà in budget 20 miliardi di sterline in più nei prossimi sei anni rispetto a quanto sarebbe stato stanziato se esse fossero rimaste al livello attuale del 2,3% del Pil; un peso che ha tuttavia difeso a spada tratta, giustificandone la necessità come un contributo «decisivo» per rilanciare le speranze belliche di Kiev contro Mosca. Rivendicando l'impegno appena assunto da Sunak d'indirizzare in Ucraina aiuti militari per altri 500 milioni di sterline in aggiunta ai 2,5 miliardi allocati finora. L'aumento dei fondi bellici sarà coperto in parte dirottando verso il ministero della Difesa finanziamenti extra messi a bilancio nell'ultima finanziaria per «la ricerca» nel Regno, ma soprattutto con un'accelerazione del piano di esuberi di dipendenti statali già previsto sino ai livelli pre-Covid: obiettivo «ragionevole» nelle parole di Hunt anche per «una maggiore efficienza» del Civil Service, ma che a regime comporterà un taglio di ben «70.000 posti di lavoro» nel settore pubblico, secondo i sindacati, con costi e disservizi per milioni di cittadini.

 |  25 Aprile

Ok del Parlamento europeo all'aumento di bilancio: sostegno a Kiev e ai Balcani 

Con 465 voti favorevoli, 53 contrari e 16 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato le modifiche all'attuale bilancio dell'Ue derivanti dalla revisione del Quadro finanziario pluriennale, con un aumento di 5,8 miliardi di euro per l'anno in corso. In particolare, saranno stanziati 4,8 miliardi di euro dalla neonata `Riserva Ucraina´ per consentire il pagamento di sovvenzioni all'Ucraina, contribuendo così a «mantenere il funzionamento dello Stato e dei servizi essenziali» e sostenendo Kiev nel suo «percorso di ricostruzione, ripresa, riforma e adesione all'Unione», evidenziano gli eurodeputati. Lo strumento per la riforma e la crescita nei Balcani occidentali, inoltre, sarà dotato di una prima tranche di 501 milioni di euro per il 2024. Il Fondo europeo per la difesa sarà rafforzato con 376 milioni di euro, grazie alla creazione del regolamento sulla piattaforma delle tecnologie strategiche per l'Europa (Step), anch'esso parte della revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale recentemente adottata. Nel complesso, il progetto di bilancio rettificativo aumenta la spesa di 5,83 miliardi di euro in stanziamenti d'impegno e di 4,14 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento. Gli stanziamenti d'impegno coprono il costo totale di ciò che può essere speso per una determinata iniziativa nell'anno in corso o in quelli successivi. Una decisione sugli impegni crea un diritto ai pagamenti: gli stanziamenti di pagamento coprono le spese derivanti dagli impegni assunti nell'esercizio finanziario in corso o in quelli precedenti.

 |  25 Aprile

Associazione italiana dona tre ambulanze cariche di aiuti umanitari per Kharkiv e Kiev

Cerimonia di donazione presso l'ambasciata d'Italia in Ucraina di tre ambulanze cariche di aiuti umanitari, frutto di una missione dell'associazione `La Memoria Viva´. Il personale della sede diplomatica ha incontrato i volontari italiani, che hanno trasportato i tre veicoli per una consegna simbolica. Hanno preso parte alla cerimonia il deputato Oleksiy Krasov, il vice capo della regione di Kharkiv Yevhenii Ivanov e due rappresentanti di enti locali della stessa regione, il capo del distretto di Bohodukhiv, Anatoliy Rystsov, e la sindaca di Krasnokuts, Irina Karabut. «In un giorno simbolico come il 25 aprile, siamo lieti di accogliere i nostri connazionali e supportare il loro generoso gesto. La Memoria Viva è giunta alla sua 45esima missione umanitaria in Ucraina: un impegno che non cessa dopo oltre due anni di invasione e che ci rende orgogliosi», ha dichiarato l'ambasciatore Pier Francesco Zazo. La donazione, possibile grazie al Comune di Ozegna (Torino) e al Lions Club Turati del Canavese, è dedicata alla memoria del senatore Eugenio Bozzello, da poco scomparso. Due ambulanze sanitarie saranno destinate alla regione di Kharkiv, un'ambulanza veterinaria al rifugio per animali `Italia KJ2´ di Andrea Cisternino.

 |  25 Aprile

Mosca: «I siti nucleari Nato in Polonia sarebbero un obiettivo» 

«Siti nucleari della Nato, se dispiegati permanentemente in Polonia, diventeranno un obiettivo militare per la Russia». Lo ha detto alla Tass il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. «Tutti i politici che stanno discutendo di tale opzione dentro e fuori la Polonia dovrebbero capire che qualsiasi passo in questa direzione non aumenterà la sicurezza della Polonia e le strutture pertinenti diventeranno inevitabilmente un obiettivo. E saranno in prima linea nei piani delle nostre forze armate», ha spiegato Ryabkov. 

 |  25 Aprile

Mosca esercita il veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu contro la corsa agli armamenti nello spazio 

La Russia ha esercitato il suo diritto di veto su una risoluzione presentata da Stati Uniti e Giappone al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per scongiurare il rischio di una corsa agli armamenti nello spazio. Il testo si proponeva di riaffermare un principio già contenuto nel Trattato sullo spazio del 1967, vale a dire che «tutti gli Stati, in particolare quelli con capacità nello spazio importanti, a contribuire attivamente all'obiettivo dell'uso pacifico dello spazio esterno e alla prevenzione di una corsa agli armamenti nello spazio». 

Gli Stati Uniti hanno denunciato che la Russia sta sviluppando armi nucleari anti satellite basate nello spazio. Ma Mosca ha ribadito di essere «fermamente impegnata al Trattato esistente». Il Trattato prevede anche che i Paesi «non mettano in orbita intorno alla Terra oggetti con armi nucleari o altre armi di distruzione di massa». La Russia ha esercitato il suo diritto di veto, la Cina si è astenuta e gli altri 13 Paesi del Consiglio hanno votato a favore.

 |  25 Aprile

Un tribunale militare russo condanna due ragazzi al carcere per dei canali Telegram contro la guerra 

Un tribunale militare della città di Chita, nell'Estremo oriente russo, ha condannato due giovani, una 17enne e un 19enne, a diversi anni di carcere per aver gestito canali Telegram contro la guerra, ha reso noto Novaya Gazeta Europe, citando Net Freedom Projects,. Un terzo imputato, il 23enne Vladislav Vishnevsky, è stato condannato a un anno e mezzo di servizi per la comunità. Lyubov Lizunova, 17 anni, è stata giudicata colpevole di due diversi capi d'accusa, incitamento all'estremismo e al terrorismo, per aver pubblicato notizie su «azioni dirette contro la guerra». Nello stesso processo, il 19enne Alexander Snezhkov, è stato condannato a cinque anni di carcere.

 |  25 Aprile

Kiev «userà le armi a lungo raggio per colpire in territorio russo»

Nonostante le richieste, da parte degli Stati Uniti, di utilizzare le armi fornite dagli alleati occidentali sul campo di battaglia in Ucraina, Kiev «le utilizzerà per colpire in territorio russo». 

A scriverlo è il Financial Times, che citando gli  ATACMS (Army Tactical Missile System) a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti, spiega che l'Ucraina ha intenzione di colpire all'interno del territorio russo.

Secondo il capo dello stato Stato Maggiore della Difesa britannico Tony Radakin, «la capacità ucraina di continuare le operazioni in profondità diventerà (sempre più) una caratteristica», e verranno organizzati «attacchi e raid di sabotaggio» in Russia.

 |  25 Aprile

Fratelli d'Italia, Lega e M5S si astengono sulle ingerenze russe, al parlamento europeo

Con una scelta destinata a creare, inevitabilmente, polemiche politiche, le delegazioni di Fratelli d'Italia, Lega e Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo si sono astenute sul voto al testo relativo alla lotta alle interferenze
russe nell'Ue


Tra gli italiani si sono invece schierati a favore gli eurodeputati di Forza Italia, Terzo Polo, Pd e Verdi

I partiti della maggioranza che sostiene il governo Meloni si sono dunque divisi, all'Europarlamento, sul punto delle ingerenze russe.

Guardando il voto dei gruppi europei, Ppe, Socialisti, Renew, Verdi e The Left (con qualche distinguo) hanno votato il testo. I conservatori di Ecr si sono schierati in gran parte a favore, tranne la delegazione italiana e parte degli spagnoli di Vox. Nel gruppo Id, oltre alla Lega si sono astenuti i lepenisti. 

Contrari al testo i tedeschi di Alternative fur Deutschland, al centro in queste ore di una serie di scandali relativi a infiltrazioni russe e cinesi nel partito.

 |  25 Aprile

La risposta della Germania alle parole di Macron

«Francia e Germania vogliono, insieme, che l'Europa rimanga forte. Il tuo discorso contiene buoni spunti su come possiamo riuscirci»: a scriverlo su X - l'ex Twitter - è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz taggando direttamente il presidente francese Macron. 

«Insieme noi portiamo avanti l'Ue: politicamente ed economicamente. Per un'Ue sovrana e innovativa», aggiunge Scholz, concludendo in francese: «Vive l'Europe!».

 |  25 Aprile

Macron e l'Europa-potenza

(Stefano Montefiori) Quasi sette anni dopo il primo discorso solenne, il presidente francese Emmanuel Macron è tornato alla Sorbona per «parlare del nostro avvenire, e quindi d’Europa». «Il mio messaggio oggi è semplice. Paul Valéry disse, alla fine della Prima guerra mondiale, che ormai sapevamo che le nostre civiltà erano mortali. Oggi dobbiamo essere lucidi sul fatto che la nostra Europa è mortale, può morire».

«Questo dipende solo dalle nostre scelte ma queste scelte sono da prendere adesso», perché secondo Macron «l’immenso rischio» nel corso del prossimo decennio è che l’Europa divenga più fragile, «circondata» dalle grandi potenze regionali, i suoi valori di democrazia liberali sempre più «criticati e contestati».

​Macron ha chiesto un migliore controllo dei confini europei e la creazione di una «iniziativa di difesa europea» che sia «credibile» di fronte ai missili russi, compreso uno scudo missilistico europeo.

Il presidente francese ha cercato di spiegare il suo concetto di «Europa potenza»: «è un'Europa che si fa rispettare e garantisce la propria sicurezza; è un'Europa che accetta di avere dei confini e li protegge; è un'Europa che vede i rischi a cui è esposta e si prepara ad affrontarli», ha detto, chiedendo una «via d'uscita» da una forma di «minorità strategica». 

(Qui l'articolo completo)

 |  25 Aprile

Lukashenko e l'«alto rischio di incidenti militari al confine»

Riecheggiando parole utilizzate nella giornata di ieri dalla ministero degli Esteri russo, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha messo in guardia da quello che ha definito «un alto rischio» di incidenti militari al confine con l'Ucraina.

Lukashenko ha accusato gli Stati Uniti di «fare di tutto» per trascinare Minsk in guerra: «Il rischio principale», ha detto, «è rappresentato da un punto caldo regionale, che è certamente l'Ucraina. Washington trascinerà in ogni modo il nostro Paese nel conflitto».

 |  25 Aprile

La Cina, le armi alla Russia e la nave dei misteri

Il timore che la Cina fornisca aiuti militari alla Russia di Putin serpeggia, dall'inizio della guerra, nelle cancellerie occidentali. Le immagini che l'agenzia Reuters è riuscita a ottenere, in esclusiva, potrebbero rendere quel timore ben più forte di un sospetto.

La Cina sta fornendo infatti ormeggio a un cargo russo che si trova sotto le sanzioni degli Stati Uniti e che è implicato in trasferimenti di armi dalla Corea del Nord alla Russia

Il think tank britannico Royal United Services Institute (Rusi) ha dichiarato che la nave russa Angara, che dall'agosto 2023 ha  trasferito nei porti russi migliaia di container che si ritiene contengano munizioni nordcoreane, è ancorata in un cantiere navale cinese nella provincia orientale di Zhejiang da febbraio.

Nelle ultime settimane, i funzionari Usa hanno lanciato avvertimenti sempre più duri su quello che, a loro dire, è l'aiuto (decisivo) della Cina per la ricostruzione della Russia dopo le prime battute d'arresto nella guerra in Ucraina.

Il tema sarà indubitabilmente sollevato nel corso della visita a Pechino del Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Il numero 2 del Dipartimento di Stato, Kurt Campbell, ha dichiarato che Washington «non starà a guardare» se Pechino aumenterà il suo sostegno a Mosca

Le immagini satellitari di Planet Labs mostrano che la nave Angara è ormeggiata allo Zhoushan Xinya, il più grande porto privato della Cina per la riparazione di navi, che si trova a Zhejiang.

Il cargo - identificato anche grazie al fatto che ha acceso, pur se per un brevissimo periodo, il transponder - ha fatto almeno 11 viaggi tra la Corea del Nord e la Russia dall'agosto scorso. 

La Cina sostiene di non avere informazioni in merito.

La nave russa Angara ormeggiata in Cina: si sospetta porti armi dalla Corea del Nord alla Russia per la guerra contro l'Ucraina
 |  25 Aprile

Mosca, oltre 3.100 mercenari stranieri con Kiev

 Oltre 3.100 mercenari stranieri combattono per l'Ucraina durante l'operazione militare speciale della Russia e la maggior parte di loro proviene dagli Stati Uniti e dal Canada, lo afferma l'ufficio stampa del Comitato investigativo russo in un comunicato. «Gli investigatori hanno informazioni su un numero complessivo di oltre 3.100 mercenari stranieri che partecipano alle attività di combattimento da parte ucraina e la maggior parte di loro proviene da Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Georgia», si legge nel comunicato. Il comitato ha aggiunto che sono in corso misure per localizzare la loro posizione e per farli rientrare nelle responsabilità penali.

 |  25 Aprile

Macron: «Siamo accerchiati e non armati a sufficienza»

«L'Europa è accerchiata e non è armata a sufficienza» di fronte alle sfide poste da «potenze regionali senza scrupoli» come Cina e Russia. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel suo discorso sull'Europa alla Sorbona. «Le regole del gioco sono cambiate ed è finita l'epoca in cui l'Europa delegava agli Stati Uniti la sua protezione. Nel prossimo decennio c'è un rischio immenso di essere indeboliti perché viviamo un momento senza precedenti di accelerazione delle trasformazioni» ha aggiunto Macron, «dobbiamo essere consapevoli che la nostra Europa può morire e questo dipende unicamente dalle nostre scelte, che devono essere compiute adesso perché è oggi che è in gioco la nostra capacità di garantire la nostra sicurezza e perché le grandi transizioni e le sfide poste dall'intelligenza artificiale, dalla transizione digitale e dall'ambiente sono in gioco ora. L'attacco contro le democrazie liberali e i nostri valori e contro quello che è il sostrato stesso della civiltà europea si gioca adesso».

 |  25 Aprile

Lavrov accoglie domani a Mosca l'omologa boliviana Celinda Sosa Lunda

Domani il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov terrà un incontro con l'omologa boliviana, Celinda Sosa Lunda, a Mosca. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di una conferenza stampa. «I ministri discuteranno lo stato e le prospettive per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, il dialogo politico, i modi per espandere la cooperazione in vari settori, migliorare il suo quadro giuridico», ha affermato Zakharova. «Si prevede di prestare una particolare attenzione alle possibilita' di aumentare ulteriormente la cooperazione bilaterale nell'arena internazionale», ha aggiunto la portavoce.

 |  25 Aprile

«Impianto in fiamme nella regione di Omsk»

È diramato oggi un incendio in uno stabilimento industriale nel quartiere Sovetskyj della città russa di Omsk. Come ha riferito l'ufficio stampa del ministero delle Situazioni di emergenza russo, sono in fiamme tre serbatoi per prodotti petroliferi con un volume di 200 litri ciascuno. L'area complessiva dell'incendio è di 500 metri quadrati. Vi sono 15 vigili che sono coinvolti nelle attività volte a estinguere il rogo.

 |  25 Aprile

Gli Atacms, i missili a lungo raggio, sono già arrivati a Kiev, in segreto,

(Marta Serafini) Lo ha confermato anche la Casa Bianca. Gli Atacms, i missili a lungo raggio, sono già arrivati a Kiev, in segreto, all'inizio del mese. «Non è stato annunciato che stiamo fornendo all'Ucraina» i nuovi Atacms «perché si voleva mantenere la sicurezza operativa per l'Ucraina, come ci hanno richiesto», ha spiegato il colonnello Garron Garn, portavoce del Pentagono. Non si sa esattamente quanti Atacms siano stati forniti all’Ucraina. Nell'autunno dello scorso anno, gli Stati Uniti avevano inviato all'Ucraina la versione 'mid-range' dei missili, capaci di colpire obiettivi a circa 160 km di distanza. 

Ora, i nuovi Atacms possono cambiare il quadro sul campo visto che possono essere lanciati a oltre 300 km. Le caratteristiche delle armi consentono all'Ucraina di usare un approccio diverso. Le forze di Kiev sono state costrette a cedere terreno lungo il fronte orientale, a causa dell'inferiorità in termini di uomini e munizioni. Ma i nuovi Atacms possono fornire una maggiore copertura all'esercito di Kiev e possono complicare i piani di Mosca, che negli ultimi mesi è stata libera di colpire quasi quotidianamente le città ucraine con raid pesantissimi. Riflettori puntati anche sull'est dell'Ucraina. 

La Russia continua a premere, guadagnando terreno nell'area di Ocheretyne, dove riveste una particolare importanza uno snodo ferroviario, e il villaggio Novobakhmutivka. Le forze di Mosca hanno cercato anche di conquistare posizioni nella zona di Chasiv Yar, una quarantina di km più a nord, ma sono state fin qui respinte. L'ingresso 'ufficiale' degli Atacms a lungo raggio sul teatro di guerra costringe inevitabilmente la Russia a rivedere i propri piani. Oltre un mese fa, il presidente Vladimir Putin ha fatto riferimento all'ipotesi di creare una zona cuscinetto per proteggere le regioni che Mosca ha annesso. Nel mirino è finita la regione di Kharkiv, 'candidata' a diventare l'obiettivo dell'offensiva che la Russia potrebbe lanciare tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Come nel caso di molti altri sistemi d’arma sofisticati forniti all’Ucraina, l’amministrazione Usa ha valutato se il loro utilizzo rischi di aggravare ulteriormente il conflitto e la decisione è stata presa dopo che la Corea del Nord ha fornito armi di questo tipo alla Russia.

 L’amministrazione continua a chiarire che le armi non possono essere utilizzate per colpire obiettivi all’interno della Russia. Funzionari statunitensi affermano che l’Ucraina per la prima volta ha iniziato a utilizzare missili balistici a lungo raggio, colpendo un aeroporto militare russo in Crimea e le truppe russe in un’altra area occupata.

 |  25 Aprile

Zelensky: «Russia vuole fermare vertice di pace in Svizzera»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia si sta preparando a fermare il vertice globale sulla pace che si terrà in Svizzera a giugno. Lo riportano i media di Kiev. «Abbiamo precise informazioni di intelligence, dati specifici secondo cui la Russia non solo vuole interrompere il vertice di pace ma ha anche un piano specifico su come farlo, come ridurre il numero dei Paesi partecipanti, come agire per garantire che non ci sia pace ancora più a lungo», ha detto ieri Zelensky durante un incontro con i capi delle missioni estere e delle organizzazioni internazionali accreditate in Ucraina e quelli delle istituzioni diplomatiche ucraine all'estero.

 |  25 Aprile

Il Papa alla Cbs: «Meglio un negoziato che una guerra senza fine»

Papa Francesco continua a lanciare appelli per la pace, con una attenzione particolare per Ucraina e Striscia di Gaza: «Una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine», ha detto Bergoglio in una intervista a Cbs News. «Per favore. I paesi in guerra, tutti quanti, fermino la guerra. Cerchino di negoziare. Cerchino la pace», ha chiesto il pontefice.

 |  25 Aprile

Usa: «Veto Russia? Sta sviluppando un satellite nucleare» 

Gli Stati Uniti ritengono che «la Russia stia sviluppando un nuovo satellite dotato di un ordigno nucleare». Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale a proposito del veto posto da Mosca all'Onu sulla risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. «Abbiamo sentito il presidente Putin affermare pubblicamente che la Russia non ha intenzione di schierare armi nucleari nello spazio. Se così fosse, non avrebbe posto il veto su questa risoluzione», ha aggiunto il funzionario della Casa Bianca.

 |  25 Aprile

Zelensky: 16 bambini deportati in Russia ora in Qatar

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il rilascio «con la mediazione del Qatar" di 16 bambini che erano stati "deportati con la forza in Russia». «Un gruppo di 16 bambini ucraini e i loro familiari si trovano attualmente in Qatar per cure mediche, psichiche e sociali. Erano stati tutti precedentemente deportati con la forza in Russia, ma grazie agli sforzi di mediazione del Qatar, sono stati rilasciati e riuniti alle loro famiglie», ha scritto il presidente sui social, sottolineando che «migliaia di altri bambini ucraini deportati con la forza rimangono in Russia». «Insieme dobbiamo fare ogni sforzo per riportare a casa ogni bambino e ringrazio tutti coloro che nel mondo ci stanno aiutando in questo difficile compito - ha aggiunto - sono profondamente grato al Qatar e personalmente all`emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, per aver assistito l`Ucraina in questo sforzo vitale».

 |  25 Aprile

Zelensky: «Gli aiuti Usa vitali, grazie America»

«Il pacchetto odierno di aiuti militari americani per l'Ucraina è vitale». Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, ringraziando sui social tutti gli americani che lavorano nelle imprese della difesa. «È fondamentale che gli accordi raggiunti tra me ed il presidente Biden siano pienamente attuati. Grazie, America!», ha aggiunto il leader ucraino, annunciando «ogni sforzo» per compensare i mesi «trascorsi tra dibattiti e dubbi».

 |  25 Aprile

Dagli Usa 60 miliardi per l’Ucraina. «A Kiev già i missili a lunga gittata»

(di Giuseppe Sarcina) Adesso, ha detto ieri Joe Biden, «dobbiamo muoverci: inizieremo a consegnare i sistemi di difesa aerea all’Ucraina nelle prossime ore». Il presidente degli Stati Uniti ha firmato la legge che destina 95 miliardi di dollari in aiuti militari e finanziari a Ucraina, Israele e Taiwan. Il pacchetto era bloccato dai repubblicani nel Congresso Usa dall’ottobre scorso. Ma negli ultimi dieci giorni le pressioni della Casa Bianca, dei generali e dell’intelligence hanno fatto breccia. Sabato 20 aprile è arrivato il via libera della Camera, controllata dai conservatori; martedì 23, il «sì» del Senato. 

Leggi qui l'articolo completo.

 |  25 Aprile

Biden: «Se la Russia attacca non avremo scelta»

«Gli Stati Uniti non permetto ai tiranni di vincere e non lasciano i loro alleati da soli. Se la Russia attacca Paesi Nato reagiremo». Lo ha detto Joe Biden dopo aver firmato la legge sui nuovi aiuti all'Ucraina.

President Joe Biden speaks before signing a $95 billion Ukraine aid package that also includes support for Israel, Taiwan, and other allies, in the State Dining Room of the White House, Wednesday, April 24, 2024, in Washington. (AP Photo/Evan Vucci)
 |  25 Aprile

Incontro tra russi e ucraini, accordo su scambio di bambini

Una delegazione russa e una ucraina hanno avuto un incontro in presenza in Qatar, dove hanno concordato lo scambio di 48 bambini, 29 che torneranno in Ucraina e 19 in Russia. Lo ha annunciato Maria Llova-Belova, la commissaria russa per i diritti dell'infanzia, citata dall'agenzia Ria Novosti.

 |  25 Aprile

Pentagono: 1 miliardo di dollari di nuove armi all'Ucraina

Il Pentagono ha annunciato, confermando le indiscrezioni di stampa, che il nuovo pacchetto di armi all'Ucraina vale 1 miliardo. Tra gli equipaggiamenti che saranno inviati alle forze di Kiev nei prossimi giorni sistemi di difesa aerea, proiettili di artiglieria, veicoli corazzati e armi anticarro.

 |  24 Aprile

C'era una volta la "finlandizzazione"

(di Federico Rampini) Sono cresciuto in un mondo – la prima guerra fredda – in cui si usava il termine “finlandizzazione”. Non nelle cene di famiglia… però sui giornali e nei dibattiti di politica estera. La Finlandia era una realtà e una metafora al tempo stesso. Questo vasto ma spopolato paese nordico si era distinto in una eroica guerra di resistenza contro Stalin, era riuscito a salvare la propria indipendenza contro un’armata sovietica ben più grande. Il 30 novembre 1939, dopo essersi “spartito” la Polonia con Hitler in base al patto Molotov-Ribbentrop, il dittatore comunista aveva lanciato l’Armata rossa alla conquista della Finlandia. In tre mesi di combattimenti le forze sovietiche non riuscirono a domare un esercito finnico molto più piccolo, e Stalin dovette rinunciare. In seguito, per evitare di essere fagocitati dall’orso russo, i finlandesi appoggiarono l’Operazione Barbarossa di Hitler, quando quest’ultimo stracciò il patto Molotov-Ribbentrop e si rivoltò contro l’alleato.

Leggi qui Oriente|Occidente di Federico Rampini  

25 aprile, 00:22 - Aggiornata il 26 aprile, 08:26