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Piazza Affari cambia padrone: 4,325 miliardi per il passaggio da Lse al Consorzio Euronext con Cdp e Intesa

(reuters)
Il gruppo, con l'integrazione di Borsa Italiana, diventerà la prima piazza finanziaria in Europa, con oltre 1.800 società quotate. Per Boujnah, ad e presidente di Euronext, l'operazione "creerà la spina dorsale dell'Unione dei mercati dei capitali". Gorno Tempini (Cdp): ruolo centrale dell'Italia. CdP Equity acquisirà il 7,3% di Euronext
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ROMA - Si conclude la vendita di Piazza Affari: London Stock Exchange ha accettato la proposta ricevuta da Euronext, assieme a Cdp e Intesa Sanpaolo. L'operazione vale 4,325 miliardi "più un ammontare di contanti che rifletta la generazione di cassa" alla chiusura dell'accordo, e verrà chiusa nella prima metà del 2021. Ed è destinata a cambiare profondamente la struttura europea del mercato dei capitali, intanto perché crea la prima piazza finanziaria del Vecchio Continente, gettando basi solide per l'unione europea dei capitali. E poi per il ruolo centrale che l'Italia sta giocando: tra l'altro un candidato italiano, inoltre, sarà proposto come membro indipendente del consiglio di sorveglianza e diventerà presidente del gruppo risultante dall'aggregazione.

L'operazione "creerà la spina dorsale dell'Unione dei mercati dei capitalii", afferma Stephane Boujnah, ad e presidente di Euronext, e "farà crescere significativamente le dimensioni del gruppo". L'accordo, ha spiegato, permetterà alla società di "diversificare il suo mix di ricavi e la sua presenza geografica" e, "grazie al supporto strategico di un investitore di lungo termine come Cdp rafforzerà l'ambizione di costruire una infrastruttura di mercato leader in tutta Europa".

E in effetti il gruppo Euronext, con l'integrazione di Borsa Italiana, diventerà la prima piazza finanziaria in Europa, con oltre 1.800 società quotate e 4,4 mila miliardi di euro in termini di capitalizzazione aggregata delle società quotate. Inoltre il nuovo gruppo sarà la prima piazza europea anche per il mercato secondario, con circa 11,7 miliardi di euro di valore azionario negoziati ogni giorno e la prima piazza europea per l'equity financing, con oltre 42 miliardi di euro raccolti nel 2019 dagli investitori per finanziare società in Europa.

L'advisor di Euronext nell'operazione è stato Mediobanca. Euronext si è inoltre avvalso della consulenza legale dello studio Cleary Gottlieb.

Anche il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini osserva come, in un momento in cui si discute della struttura dell'unione europea dei capitali, "la nuova Euronext potrà essere il primo nucleo di un compiuto mercato europeo dei capitali poiché già rappresenta un'infrastruttura che unisce sette mercati mobiliari nazionali". Non solo: l'accordo "inoltre, darà una centralità italiana a tutta l'industria che ruota intorno alla Borsa, valorizzando il ruolo di società come Mts, Cassa di Compensazione e Garanzia, Elite, Monte Titoli all'interno dell'intero gruppo Euronext. Tutte queste nuove competenze saranno basate in Italia, insieme ai data-center: un'opportunità di sviluppo per l'intera industria italiana dei servizi per l'intermediazione finanziaria".

L'orgoglio per la centralità del ruolo nell'operazione viene anche ribadito dall'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo: "Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all'interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani. Attraverso l'acquisizione del 7,3% di Euronext, Cdp estenderà il proprio impegno di investitore di lungo periodo a sostegno delle imprese che potranno beneficiare di un mercato dei capitali a guida italiana in una più ampia prospettiva di respiro europeo".

Molto soddisfatto anche il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che ribadisce come "con l'ingresso di Cdp in Euronext e la contestuale acquisizione di Borsa Italiana, si darà vita a un gruppo leader nel mercato dei capitali europeo". L'operazione infatti, rileva il ministro, "porta Piazza Affari all'interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani. Questo progetto rafforza anche e soprattutto il ruolo del Paese nel mercato dei capitali europei, rappresentando il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L'Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance".

Infatti dopo l'operazione che porterà Borsa Italiana a far parte del gruppo Euronext, e in seguito a "un processo di consultazione tra Euronext e Cdp Equity", due italiani entreranno a far parte del Supervisory Board del gruppo, prevedono gli accordi di governance relativi all'operazione. Fra questi ci sarà il presidente, che dovrà avere requisiti di indipendenza, e un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. L'ad di Borsa Italiana e quello della controllata Mts entreranno rispettivamente nel managing board e nell'extended managing Board di Euronext. Consob, invece, sarà invitata ad entrare a far parte del Collegio dei Regolatori, l'organo di vigilanza sul gruppo Euronext, insieme alle altre autorità dei mercati in cui Euronext opera.

L'accordo, che conclude le trattative in esclusiva avviate il 18 settembre scorso, prevede che Lse riceva un ulteriore corrispettivo legato alla generazione di cassa registrata da Borsa Italiana fino al perfezionamento del contratto, subordinato però a un'altra operazione.

Lse prevede, infatti, di completare l'acquisto di Refinitiv tra la fine dell'anno e l'inizio del 2021. Da questa transazione dipende anche l'esito della vendita di Borsa Italiana. "L'operazione - sottolinea la società britannica - è condizionata, tra le altre cose, al disinvestimento di Borsa Italiana o di qualsiasi sua parte rilevante (inclusa Mts) come condizione per qualsiasi decisione di autorizzazione della Commissione Europea sulla transazione Refinitiv".

Lse si aspetta, comunque, che Bruxelles imponga proprio la cessione della società italiana per dare il suo via libera al deal Refinitiv: la firma dell'accordo con Euronext, il via libera della Commissione alla cordata per l'acquisto di Borsa Italiana e altre condizioni autorizzative sono ritenuti "fattori critici" per ottenere il via libera a Refinitiv.

Il gruppo Euronext con l'integrazione di Borsa Italiana prevede di realizzare sinergie al lordo delle imposte di 60 milioni di euro all'anno entro tre anni. Inoltre è previsto che l'operazione faccia aumentare "immediatamente" l'utile per azione. Il gruppo prevede 45 milioni di euro di sinergie di costi correnti lordi "principalmente generate dalla migrazione della liquidità di Borsa Italiana e dei mercati dei derivati verso Optiq, la piattaforma di trading proprietaria di Euronext" e sinergie di ricavi lorde di 15 milioni, generate "dall'introduzione del pool di liquidità unico e dal portafogli ordini unico di Euronext in Italia e dallo sviluppo di un'offerta pan-europea di prodotti derivati".